Vaccini pediatrici- La dott.ssa Platania: “vi svelo quello che (forse) non vi hanno mai detto”

Vaccini pediatrici: le parole della dott.ssa Federica Platania
In questa intervista, la dott.ssa Federica Platania ci parlerà di vaccini pediatrici, guidandoci in un viaggio tra dati ufficiali, storia della medicina e riflessioni sulla libertà di scelta. È ormai Iniziata da oltre un mese, la raccolta firme per il referendum che abroga gli obblighi vaccinali previsti dalla legge Lorenzin ma, ancora molte persone, non ne sono a conoscenza.
Nel dibattito sempre acceso sui vaccini pediatrici, troppo spesso la narrazione pubblica appare univoca, quasi dogmatica. Eppure, esistono dati e documentazioni ufficiali che raccontano una realtà più complessa, meritevole di essere conosciuta per garantire ai genitori una scelta davvero consapevole.
Dott.ssa Platania, non è quindi plausibile la tesi che i vaccini abbiano più volte scongiurato tragedie epocali?
1. “Innanzitutto, il declino delle malattie infettive era già iniziato prima dei vaccini
L’idea comune è che i vaccini abbiano salvato l’umanità da malattie mortali.
Ma i dati epidemiologici dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell’OMS e dell’ISTAT dimostrano che molte malattie stavano già scomparendo prima dell’introduzione delle vaccinazioni di massa, grazie a miglioramenti igienico-sanitari, sociali e terapeutici.”
● Morbillo: secondo l’ISS, la mortalità iniziò a declinare già dal 1950. Il vaccino fu introdotto nel 1976, quando la mortalità era già ridotta di oltre il 95%.
● Difterite: il calo iniziò negli anni ’30, mentre il vaccino fu introdotto nel 1939, con diffusione più ampia solo dopo.
● Pertosse: i decessi calavano dagli anni ’40. Il vaccino fu introdotto nel 1962, quando la mortalità si era già ridotta del 90%.
● Poliomielite: i casi iniziarono a calare nel 1958, prima dell’introduzione del vaccino orale nel 1964, per via di migliori condizioni igieniche.
● Tubercolosi: il declino della mortalità iniziò già negli anni ’20, ben prima del vaccino BCG (1953), grazie all’uso della streptomicina e a condizioni di vita migliori.
2. L’obbligo vaccinale dunque, tutela della salute o interessi economici?
“Nel 2017, l’Italia è passata da 4 a 10 vaccini obbligatori con il cosiddetto “Decreto Lorenzin”.
Ma, come si legge anche sulla testata ecologica “Terra nuova”, era necessario fare chiarezza riguardo i rapporti che l’allora ministro avrebbe avuto con aziende farmaceutiche come GlaxoSmithKline (GSK), partecipando a eventi sponsorizzati.
Nello stesso periodo, le case farmaceutiche registrano profitti enormi: GSK ha dichiarato oltre 8 miliardi di dollari nel settore vaccini solo nel 2022…
Eppure, molti Paesi europei come Svezia, Germania e Olanda non prevedono alcun obbligo vaccinale, come mai?”
3. Gli effetti avversi esistono e sono documentati
“Un altro punto spesso minimizzato riguarda gli effetti collaterali.
Il Rapporto AIFA 2020 sulla sorveglianza post-vaccinale riporta 16.055 segnalazioni, di cui circa il 12% gravi, includendo convulsioni, danni neurologici e paralisi.
Negli Stati Uniti, il sistema VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) raccoglie ogni anno migliaia di segnalazioni. Alcune riguardano encefalopatie, crisi epilettiche e, secondo quanto riportato da alcuni genitori, anche disturbi dello spettro autistico. Va precisato che il VAERS è un sistema di raccolta di segnalazioni non validate, ma rappresenta comunque una base per eventuali approfondimenti scientifici.”
4. La protezione degli altri è un mito scientificamente fragile
”Un’altra motivazione usata per giustificare l’obbligo è la cosiddetta “protezione del prossimo”.
Tuttavia, la scienza moderna conferma che molti vaccini pediatrici non sono sterilizzanti, ovvero proteggono dai sintomi, ma non impediscono la trasmissione del virus.
Uno studio pubblicato su The Lancet ha evidenziato come anche i vaccinati possano contagiare. Anche i CDC (Centers for Disease Control) hanno confermato la possibilità di trasmissione da parte di soggetti vaccinati.
Questo rende il concetto di “immunità di gregge” inapplicabile in molti casi, privando l’obbligo vaccinale della sua giustificazione logica.”
Conclusione: tra scienza e libertà di scelta
“La medicina dovrebbe basarsi su un REALE consenso informato, sul confronto e sulla trasparenza. Quando ci sono effetti avversi, seppur rari, quando esistono conflitti di interesse documentati, e quando i dati vengono omessi o ridimensionati, diventa essenziale rimettere al centro la libertà e la consapevolezza individuale.
L’obiettivo non è alimentare paure o sfiducia, ma chiedere onestà e completezza nell’informazione sanitaria, affinché ogni genitore possa fare una scelta consapevole e autonoma per i propri figli.”
Fonti:
● Epicentro – Istituto Superiore di Sanità ● ISTAT – Dati storici mortalità
● WHO – World Health Organization
● Rapporto AIFA 2020
● The Role of Medicine – Thomas McKeown
● Vaccines: A Reappraisal – Richard Moskowitz, MD
● The Lancet, CDC, VAERS Terra nuova
● Terra nuova- Codacons: «Anac faccia chiarezza sui rapporti tra la Lorenzin e le case farmaceutiche»
Per visionare il video completo riguardo le dichiarazioni della dott.ssa Platania, cliccare QUI
