Una Domenica di Storia e Natura al Real Sito di Carditello

Una Domenica di Storia e Natura al Real Sito di Carditello.
Una Domenica di Storia e Natura al Real Sito di Carditello. Il sole accarezza la facciata color ocra del Real Sito di Carditello, un gioiello incastonato nel cuore della campagna campana. La domenica si risveglia qui con un’aria di festa, un invito a rallentare e a immergersi in un passato glorioso, circondati dalla quiete della natura.
Varcare il cancello è come fare un salto indietro nel tempo. L’imponente architettura borbonica risalta contro il cielo azzurro, raccontando storie di re e di fasti. Ci si incammina lungo il viale, ascoltando il fruscio delle foglie, mentre lo sguardo spazia sui vasti prati che un tempo erano riserva di caccia reale.
Dalla dismissione alla (ri) fondazione
Il Real Sito di Carditello sorge per volontà di Ferdinando IV, nel pieno della Campania Felix. Il luogo viene già individuato nel 1744, da Carlo di Borbone, come adatto all’allevamento e alla produzione agricola. In uno spazio di oltre 2.000 ettari, l’architetto Francesco Collecini allievo di Luigi Vanvitelli, ricava un edificio destinato sia alla famiglia reale che alle attività lavorative. La fertilità della pianura in cui sorge il sito consente ai Borbone di strutturare una vera e propria “azienda agricola” Reale. Dopo la dismissione del 1919 il Real Sito subisce danni e spoliazioni. Nel 2013 il bene viene acquistato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, divenendo Fondazione nel 2016.
Attualmente l’opera di recupero della struttura è quasi conclusa. La visita agli interni del Casino Reale è un’esperienza affascinante. Le sale affrescate, pur portando i segni del tempo, conservano un’aura di eleganza e di storia. Le guide esperte accompagnano i visitatori, svelando aneddoti e curiosità sulla vita di corte e sulla funzione di questo luogo. Impianti multimediali arricchiscono l’esperienza visiva degli ospiti ricostruendo sulle pareti le parti che il tempo e l’incuria hanno cancellato.
Il cavallino rampante della Ferrari nasce in questi luoghi
Non è difficile incontrare cavalli galoppare su questi stessi terreni che hanno visto nascere, per volere di Carlo di Borbone, la razza del cavallo Persano qui ancora allevato e custodito. Un piccolo aneddoto storico ci dà prova dell’importanza di queste scuderie. Francesco Baracca, l’eroe della prima guerra mondiale, aveva sul suo mitico aereo il simbolo di un cavallino rampante di razza persana. La madre dell’eroe, volle cedere tale stemma al patron di Maranello, marchio oggi conosciuto in tutto il mondo.
Dopo aver esplorato le sale, il parco circostante offre un rifugio di pace. Ci si può rilassare all’ombra di un albero o in un area dedicata al picnic, godendosi la brezza leggera e la vista sulla campagna rigogliosa. A volte, la domenica al Real Sito di Carditello è animata da eventi speciali: mostre d’arte, concerti, rievocazioni storiche che riportano in vita il fasto del passato. È un’occasione in più per vivere questo luogo magico in modo ancora più coinvolgente.

Mentre il sole cala all’orizzonte, si lascia il Real Sito con la sensazione di aver trascorso una giornata speciale, un connubio perfetto tra la scoperta della storia e il piacere della natura. Portando con sé non solo ricordi visivi, ma anche un senso di pace e la consapevolezza della ricchezza culturale che il nostro territorio custodisce. Una domenica a Carditello è un’immersione in un’altra epoca che continua a parlarci con la sua intramontabile bellezza.