Un dramma quotidiano, i pensionati sono ormai ridotti alla fame per le minime quote percepite e fanno lunghe file alle mense per i poveri. Se ne sta occupando “Zona bianca”, programma mediaset che tratta di vicende legate alla politica italiana. A Milano sono sempre di più gli anziani che fanno lunghe file all’organizzazione no profit “Pane quotidiano” che distribuisce ogni giorno generi alimentari per i più poveri. Come possiamo vedere nel servizio su TGCOM24, la fila é kilometrica ed inizia già alle 7:30 del mattino.
La collega ha intervistato diversi pensionati:“ Ho 78 anni, vengo qui perché la mia pensione non basta ” racconta una delle tante persone in fila, alla giornalista della trasmissione di Rete 4. “Non ce la faccio più, le spese sono troppe”, concorda un’altra anziana, ammettendo di non potersi più permettere di andare al supermercato. ” Ho 84 anni e sono malata, sono stata in fin di vita due volte, se vengo qui a Pane Quotidiano é perché ho bisogno”. “Non si può fare più la spesa, prima con 50 euro compravi qualcosa, ora non si può comprare più niente”.
Il vicepresidente di Pane quotidiano onlus Luigi Rossi commenta: “Sono aumentati i pensionati che arrivano qui a Pane quotidiano. Ma d’altronde vivere in una città come Milano con 800 o anche 1000 euro al mese diventa molto difficile”.
Claudio Falavigna uno dei volontari dell’organizzazione no profit “Pane quotidiano” commenta: “Distribuiamo pane, brioche, pasta, pelati, frutta, yogurt. Ogni giorno variamo in modo che i nostri ospiti possano stare insieme sia a pranzo che a cena. “Purtroppo, siamo arrivati a oltre duemila buste al giorno“.
Questa importante organizzazione no profit esiste da 125 anni, é stata fondata a Milano nel 1898. Più di 200 imprese la sostengono con donazioni e beni alimentari. Per poter effettuare una donazione visitare il sito ufficiale Pane Quotidiano
Nel 2023 – 2024 è prevista una riforma pensioni con la revisione del sistema previdenziale, dopo le prime formule di pensione anticipata introdotte con la Legge di Bilancio in sostituzione di Quota 100: in arrivo Quota 103 (62 + 41, ossia la Quota 41 ibrida), proroga di Opzione Donna e APE Sociale, viene abolito lo scivolo pensione PMI a 62 anni per dipendenti di imprese in crisi.
La volontà di Governo è una riforma pensioni basta sul sistema contributivo evitando le distorsioni del passato come quella degli esodati con conseguenze economiche e sociali su quelle che sono le pensioni oggi. Cosa prevede nel dettaglio la riforma pensioni cliccando qui: (PMI.it)
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