Stadio Maradona: prove di evacuazione per terremoti non prese sul serio
Stadio Maradona: prove di evacuazione per terremoti non prese sul serio: “Servono prove serie” commenta il ministro Abodi
Allo Stadio Maradona prove di evacuazione prima di Napoli-Fiorentina non prese sul serio, “servono prove serie” commenta Abodi. Il Ministro dello Sport Andrea Abodi, ha mostrato insoddisfazione per come si sono tenute le prove di evacuazione allo Stadio Maradona se dovessero verificarsi delle scosse sismiche. Le prove si sono svolte prima della sfida Napoli-Fiorentina ma ciò che ha riscontrato il Ministro non é piaciuto. I collaboratori hanno mostrato un atteggiamento poco serio, ridevano e scherzavano mentre dovevano simulare la fuga dallo Stadio. “Sembrano prove senza senso ma bisogna eseguirle immaginando il peggiore scenario possibile” ha detto il Ministro.
“A Napoli si è abituati a sorridere perché si ha un gran cuore e si affrontano così anche le difficoltà – dice Abodi – Però bisogna comprendere l’importanza di questi momenti. In Consiglio dei ministri abbiamo preso consapevolezza delle difficoltà che potrebbero venirsi a creare, quindi bisogna predisporsi tutti perché è una cosa seria. Le attività di prevenzione vanno programmate. Stavolta dobbiamo essere più responsabili”.
Abodi si é recato alla società sportiva giovanile Gioventù Partenopea
Il Ministro Abodi si é recato presso la società sportiva giovanile Gioventù Partenopea, al confine tra il quartiere di Scampia il Comune di Melito: “Qui si riesce a dimostrare che resistere alla criminalità è possibile. Noi abbiamo preso impegni per ripristinare la presenza dello Stato in territori complicati e questa presenza può verificarsi anche con lo sport”.
Il Ministro ha sottolineato che a Caivano, il governo ripristinerà alcune strutture, come il centro Delphinia: “A Caivano tante persone si sono affacciate al balcone e sottovoce ci hanno chiesto di non abbandonarle. Noi manterremo gli impegni, sapendo che sulla questione impianti ci vuole l’impegno di tutti, a partire dalla Regione e passando per la collaborazione con i privati”.