Secondo quanto emerge dal resoconto dell’attività della polizia postale, fra i più i colpiti dal sextortion nel 2022, rientrano soprattutto gli adolescenti di età compresa fra i 14 e i 17 anni. Dunque, un fenomeno in ascesa che consiste in una serie di ricatti, minacce di distruggere la reputazione delle vittime e continue richieste di somme di denaro, diffondendo in rete immagini o filmati che mostrano ragazzi e ragazze mentre compiono atti sessuali.
A preoccupare particolarmente è l’aumento dei casi di adescamento online per i bambini sotto i 9 anni. I piccoli, infatti, vengono tratti nella trappola tramite i social e i videogiochi che diventano terreno di contatto tra gli adulti e i minori. Inoltre, si registra una leggera flessione del cyberbullismo di cui sono stati trattati 323 casi nello scorso anno a fronte dei 458 nel 2021. Invece, sono diminuiti i casi di reati online come il revenge porn, lo stalking, diffamazione, minacce, hate speech e sostituzioni di persone. A tal proposito le persone indagate sono state 1.167 rispetto alle 1.693 del 2021.
La fine dell’emergenza sanitaria ha provocato una riduzione dell’isolamento sociale, facendo rilevare un calo della diffusione della pedopornografia. Il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online (Cncpo) ha rilevato 4.542 casi rispetto all’anno scorso. Un dato in leggera diminuzione, se confrontato con quello del 2021, ma indice che ancora c’è molta strada da fare per contrastare definitivamente questa piaga. Nel 2022 aumentano i soggetti che perpetrano violazioni connesse agli abusi sui minori: 149 arresti, 2.622 siti web finiti nella “lista nera” e 1.463 gli indagati.
Aumentano i casi di truffe scovate dalle polizia postale. L’anno precedente sono stati 15.508 casi trattati e 3.541 le persone indagate con un incremento considerevole delle cifre sborsate dalle vittime, ossia oltre 115 milioni (+ 58% rispetto al 2021). Altrettanto importante è la crescita notevole degli illeciti nell’ambito del trading online. Alla luce di ciò, si moltiplicano il numero di portali proponenti programmi speculativi nonché l’utilizzo di tecniche sofisticate per contattare i clienti.
Peraltro, nel nostro Paese ben 156 imprese sono state frodate per un ammontare totale di oltre 20 milioni di euro di profitti illeciti, di cui 4 milioni sono stati recuperati grazie all’intervento della Polposta. In merito al smishing, phishing e vishing che servono per operare illegalmente sui sistemi di home banking, 853 soggetti sono stati identificati ed indagati.
Le tensioni politiche legate al conflitto russo-ucraino, hanno fatto innalzare il livello di allarme per quanto riguarda la sicurezza cibernetica. Nel 2022 la struttura specializzata in cybersicurezza della polizia postale e delle comunicazioni (Cnaipic) ha registrato 12.947 attacchi, 332 indagati e la diramazione di 113.226 alert (+ 2% rispetto all’anno scorso).
Fonte: “TgCom24“
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