San Giorgio a Cremano: piantato un nuovo albero a Villa Bruno per ricordare Francesca Marzocchella

L’albero di canfora
Per non dimenticare Francesca Marzocchella piantato un nuovo albero a Villa Bruno
C’è un nuovo albero a San Giorgio a Cremano, ricorderà per sempre Francesca Marzocchella scomparsa la notte di capodanno in un tragico incidente stradale
Il legame tra genitori e figli è uno dei più profondi e intensi che possano esistere. Quando, però, viene spezzato prematuramente, la sofferenza è immensa. Con un gesto che tende a rendere il ricordo immortale, familiari e amici di Francesca Marzocchella hanno deciso di piantare un *nuovo albero di canfora* in memoria della loro amata congiunta, scomparsa poco più di tre mesi fa.
La cerimonia è avvenuta il 27 marzo scorso, giorno del trentatreesimo compleanno di Francesca
Una data scelta appositamente come simbolo vivo e durevole di una appartenenza eterna che trascende la tragedia. A rendere tutto ciò possibile sono stati i genitori Nicola e Rossella con l’inseparabile fratello Luciano, il fidanzato Achille, gli amici più cari e i parenti più stretti. Insieme hanno, infatti, preferito commemorare la loro Francesca con un gesto che va oltre i consueti riti, tipici in questi momenti, rendendo indelebile il ricordo ed il sentimento che li legava alla ragazza. Piantare un nuovo albero è simbolicamente paragonabile alla nascita di un bambino e come esso: cresce, cambia e si trasforma nel tempo. È un modo sottile ma profondo, per mantenere vivo il legame con chi non c’è più.
Un omaggio che cresce nel tempo
Piantare un albero in memoria di una persona cara è una pratica che abbiamo già raccontato in altre occasioni analoghe e che affonda le radici nella tradizione di molte culture. L’albero diventa un monumento vivente che, con il passare degli anni, continua a portare un messaggio di speranza e resistenza. Ogni nuovo ramo che cresce, ogni foglia che si sviluppa, simboleggia il continuo flusso di ricordi e l’amore che non muore mai, nonostante la perdita.
L’albero di canfora
scelto per questa commemorazione, è una pianta simbolica che ha un forte significato in molti paesi. Con la sua bellezza, il suo profumo avvolgente e la sua longevità ( può vivere piu di 1000 anni), l’albero di canfora rappresenta un ricordo che perdura, esattamente come l’amore di una madre e di un padre che non smettono mai di sentire la presenza di chi hanno perso. Non a caso, questa pianta, è notoriamente il simbolo della città di Hiroshima poiché è stata la prima a ricrescere dopo il bombardamento atomico della Seconda Guerra Mondiale ( fonte: lineaverdeonline.it). Per tale motivo è considerato l’albero della vita ed è una pianta sacra sia per i giapponesi che per i cinesi.
In questo caso, l’albero di canfora, è anche un gesto di speranza per il futuro. Crescerà forte e rigoglioso, proprio come il ricordo della figlia, della sorella, della fidanzata, della amica… che familiari e amici vogliono preservare e onorare. Esso fungerà, anche, come simbolo di una vita che, nonostante il dolore, continuerà a proseguire. Ogni stagione che trascorrerà sarà una nuova occasione per riflettere sulla bellezza della vita, sul valore dei ricordi e sulla potenza di un amore che non si estingue.
La forza della comunità: il toccante ricordo della cugina Federica
“Ogni anno in questo giorno ero solita ricordare quanto fosse difficile, spesso, ma comunque un privilegio essere donna.
Quest’ anno ho perso quasi tutte le parole
Quest’ anno è iniziato col più grande di dolori e continua con la più grande rassegnazione
La mia esistenza si è divisa in due parti… la vita con te e la vita senza di te
Oggi come ieri come domani come sempre io penso a te alla donna che sei stata ed eri a tutto quello che in 32 anni insieme a te ho vissuto
A tutte le volte che sei riuscita a non farmi sentire sbagliata
A tutte le cose belle che facevi
Alla tua bellezza
Alla tua intelligenza
Al tuo essere saggia alla tua capacità di non giudicare ma di comprendere e di mediare
A quando nuotavi, camminavi a quando pensavamo di fare un viaggio insieme sedute sul divano di nonna
A quando mi rispondevi agli audio dopo due giorni e dicevi ” cugi…..”
Mi manchi ogni giorno
C è sempre una costante ed è una mano che ogni giorno mi strappa il cuore e spinge il dolore fino al cervello e mi perdo puntualmente ogni giorno
Poi inaspettatamente questo dolore finisce perché tu decidi di mandarmi qualche segnale e di darmi forza e coraggio. Ma credimi non è facile.
Non avevo bisogno di questo per diventare una persona migliore
Volevo essere la peggiore ma averti ancora
Eppure ogni giorno una parte di te entra in me e non so come sia possibile ma sento di assomigliarti o forse mi illudo di esserlo.
L’8 marzo ti prometto che lotterò insieme alla tua famiglia per avere giustizia.
La tua assenza mi insegna l’amore eterno.
Ciao stella mia❤️

Quanto è vuota la nostra vita senza te…❤️“
Il lancio delle lanterne
La commemorazione per Francesca, iniziata a Villa Bruno, è proseguita e terminata al Granatello. Li è avvenuto il lancio delle lanterne verso il cielo, per simboleggiare la libertà ma anche la speranza in un mondo migliore che ci osserva dall’alto. In questo video è possibile vedere le immagini più toccanti e significative della cerimonia