San Giorgio a Cremano: 14enne aggredita da 30 ragazzini
A San Giorgio a Cremano una 14enne è stata aggredita con calci e pugni da 30 ragazzini
A San Giorgio a Cremano, una 14enne è stata aggredita con calci e pugni da un gruppo di ragazzini, dopo una lite, erano in 30. E’ accaduto sabato sera fuori ad un bar in viale Formisano a San Giorgio a Cremano comune in provincia di Napoli. La ragazzina era in compagnia di altri giovanissimi tutti provenienti dai comuni Barra e San Giovanni a Teduccio. La lite è scoppiata con una 11enne a causa di un fidanzatino, per motivi di gelosia. La più piccola ha inveito contro di lei e subito dopo hanno iniziato a prenderla a calci e pugni anche tutti gli altri del gruppo.
Alla vittima è stata addirittura tolta una grossa ciocca di capelli. La foto ha fatto il giro del web in pochi minuti. Le altre persone che erano presenti non hanno mosso un dito per fermare l’aggressione. Nel frattempo una persona dal balcone si è accorta di quanto stava accadendo ed ha chiamato immediatamente i soccorsi. Quando sono arrivati i Carabinieri non hanno trovato nessuno sul posto. La 14enne è stata portata al Santobono domenica pomeriggio.
Cosa hanno riscontrato i medici
Secondo quanto riportato su TGR Campania, i medici del Santobono, ospedale pediatrico di Napoli, hanno riscontrato una tumefazione galea con alopecia nella regione parieto-occipitale mediana e una contusione alla colonna vertebrale. È stata dimessa con dieci giorni di prognosi. “Negli ultimi tempi la zona è diventata un punto di ritrovo per ragazzini di San Giorgio e Comuni limitrofi – ha spiegato un residente – I disagi li viviamo dal venerdì alla domenica, per la folla e per l’assembramento di motorini, anche se episodi di violenza finora non se ne erano mai visti”.
L’aumento delle aggressioni tra i giovanissimi
Gli episodi di aggressioni tra minorenni, in questi ultimi anni, hanno registrato picchi mai avuti. In Italia c’è stata un’escalation di casi di violenza soprattutto dopo la pandemia. I giovani fanno parte di quella fascia di popolazione più colpita dagli effetti dannosi del covid19. L’isolamento ha bloccato la loro crescita umana e psicologica scatenando delle vere e proprie reazioni aggressive a causa anche di motivi banali. Così si registra un aumento del malessere, che sfocia in abuso di sostanze, depressione e in alcuni casi in forme di violenza.
Una 13enne viene aggredita e ferita con forbici a Mantova
E’ del 25 febbraio scorso il tragico episodio accaduto a Castelbelforte, in provincia di Mantova, in cui una ragazzina di 13 anni, viene attirata con l’inganno in un bosco dalle compagne di classe. Arrivate sul posto inizia una furiosa lite, la vittima viene aggredita con calci pugni e colpita con forbici da sarta. Viene lasciata a terra piena di sangue. Una signora che viveva nei pressi del parco ha sentito le urla e subito ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati carabinieri e soccorritori del 118 con ambulanza ed elisoccorso. All’arrivo dei sanitari la 13enne era vigile e cosciente anche se aveva perso molto sangue. E’ stata trasferita in elisoccorso all’ospedale Borgo Trento di Verona, dov’è stata ricoverata in gravi condizioni, ma non era in pericolo di vita.
Il parere del Dott. Dott. Alessandro Costantini Pedagogista, psicologo psicoterapeuta sull’aumento delle aggressioni tra i giovani
Su Psiconline Psicologia e Psicologi in rete, leggiamo il parere medico del Dott. Alessandro Costantini Pedagogista, psicologo e psicoterapeuta.
“Agli occhi di molti adulti, l’attuale è una generazione di giovani e di adolescenti che sembra non avere né punti di riferimento nè valori positivi forti. Una generazione che mette in luce l’assenza di progettualità per il futuro, di regole e di limiti precostituiti, che sembra perdersi nella ricerca di situazioni e comportamenti irrazionali, confrontandosi con il limite estremo, il rischio non calcolato, l’esagerazione. Facendo aumentare anche comportamenti di intolleranza, aggressività, microcriminalità.
Questi atteggiamenti, a detta di molti, travalicano la naturale confusione comportamentale tipica dell’adolescenza, e si tramutano in un vero e proprio disagio generazionale. I giovani si sentono disorientati, incapaci di costruire nuovi valori positivi per la società di fronte a cambiamenti sociali molto importanti. Ovviamente è una lettura parziale, che non rappresenta la complessità della realtà.
I comportamenti dei giovani e degli adolescenti in particolare, sono da sempre comunque difficili da interpretare. La tendenza all’egocentrismo e al protagonismo giovanile, la difficoltà di rapporti con il mondo adulto, l’incoscienza e l’atteggiamento di sfida riguardo alle regole sociali, hanno sempre contraddistinto i loro comportamenti. Un difficile conflitto tra generazioni si ripropone ogni volta che avvengono importanti modificazioni sociali, che influenzano gli atteggiamenti individuali e di gruppo e che diversificano le risposte che vengono date per adattarsi questi cambiamenti. Appartenere al mondo adulto o a quello giovanile può fare la differenza.
Come sempre.
L’opinione pubblica è comunque in allarme perché registra l’aumento della violenza e della aggressività giovanile e si interroga perplessa su come potrà mai essere il futuro della società. Questa tendenza a ricercare un capo espiatorio, è tipica di una difficoltà a sapersi mettere in discussione, e impedisce la ricerca di un’analisi prima di tutto all’interno della società stessa per comprenderne le cause più profonde.”