E’ accaduto ieri, un bimbo di 5 mesi muore in ambulanza dopo le dimissioni dall’ospedale Ruggi in provincia di Salerno. Secondo quanto riportato su fanpage.it il giorno 26 gennaio il piccolo accusa un problema respiratorio e viene ricoverato presso l’ospedale Ruggi D’Aragona e San Giovanni Di Dio di Salerno. Durante il ricovero, come da prassi, gli vengono effettuati tutti gli esami per capire la causa del malessere. Il giorno dopo viene dimesso, ma tornato a casa, dopo 24 ore, il piccolo si sente nuovamente male. Riprende la corsa in ospedale ma verso il Santa Maria Della Speranza di Battipaglia. Durante il viaggio, il piccolo ha perso i sensi ed è deceduto.
Guidati dal capitano Fabiola Garello, i militari dell’Arma della Caserma di Agropoli, stanno indagando sul caso affidato loro dai genitori del piccolo. Sequestrata la salma del piccolo e acquisite le cartelle cliniche: nelle prossime ore il magistrato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno a cui è stato affidato il fascicolo di indagini deciderà per l’autopsia. Non è escluso che nelle prossime ore, come atto dovuto per le indagini, possano essere iscritti nel registro degli indagati gli stessi medici che hanno visitato il bambino nei giorni successivi alle sue dimissioni dal nosocomio salernitano.
Questo del piccolo è soltanto uno dei tanti casi di decessi dopo le dimissioni ospedaliere, che si stanno verificando con una certa frequenza. Ricordiamo il triste episodio di Angela una donna di 24 anni, accaduto a Pozzuoli tre giorni fa. La donna avverte un malore, si reca all’ospedale Santa Maria delle Grazie, arriva in pronto soccorso per una epistassi, viene curata dallo specialista otorinolaringoiatra per varici al setto nasale e successivamente dimessa. In serata la 24enne, viene colta da un nuovo malore, è stata riportata nuovamente nel pronto soccorso, ma giunge in arresto cardiaco.
Ricordiamo ancora il caso della giovane 27 romana, che muore con una meningite fulminante, dopo essere stata dimessa da 3 strutture ospedaliere. I medici non riescono a capire le cause del suo malessere, nel frattempo passa il tempo e le sue condizioni si aggravano fino al decesso.
Su Diritto e Giustizia il quotidiano giuridico si legge: “Commette omicidio colposo il medico che dimette frettolosamente un malato che muore poco dopo le dimissioni. Lo ha affermato la Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 8254 del 2 marzo 2011.” I medici hanno il dovere di opporsi alla dimissione precoce del malato per meri motivi economici, dovendo rispondere prima di tutto al loro codice deontologico.
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