Russia, stop alle esportazioni di petrolio ai Paesi con il price cap
La Russia vieta il petrolio ai Paesi con il price cap
Niente petrolio dalla Russia per i Paesi che utilizzano il price cap. Il capo del Cremlino, Vladimir Putin, ha firmato il decreto che contiene le misure contro il tetto del prezzo imposto dall’Unione Europea al prezzo del petrolio russo. Le esportazioni saranno attuate solamente previa decisione dello stesso Putin.
Dura reazione di Mosca contro l’UE
Dunque, il decreto è la risposta che Mosca vuole dare all’Europa la quale ha introdotto il tetto del costo sull’oro nero proveniente dalla Russia. A tal riguardo, secondo il provvedimento, reso noto sulla Gazzetta Ufficiale russa, si evince che è stato necessario varare misure così stringenti per proteggere gli interessi nazionali: “In relazione alle azioni ostili – si legge nel documento – e contrarie al diritto internazionale degli Stati Uniti, dei Paesi stranieri e delle organizzazioni internazionali che si sono unite a loro“.
Niente petrolio agli acquirenti stranieri
Tempi difficili anche per gli acquirenti esteri. Difatti, Putin ha impedito le forniture sia dei prodotti petroliferi sia di petrolio dalla Russia a tutti coloro che fisseranno il tetto sul prezzo nei termini contrattuali. Inoltre, il Capo del Cremlino ha ordinato il blocco delle suddette forniture ai compratori stranieri, qualora nel contratto si faccia riferimento ad un meccanismo volto a stabilire un limite per il prezzo.
Il divieto in vigore da Febbraio 2023
Il divieto entrerà in vigore già dal prossimo febbraio fino al primo luglio dello stesso anno. Pertanto, alla luce delle decisioni prese dalla Federazione russa, le erogazioni di petrolio e di prodotti petroliferi agli Stati concordi con il tetto sui costi, potranno essere sbloccate solamente dopo il via libera da parte di Putin.
Fonte: “TgCom24“