Ieri sera in zona Pignasecca, al centro di Napoli, un ragazzino 12enne viene accoltellato al torace da altri coetanei, ora è in fin di vita. Secondo quanto riportato su Cronache della Campania, era scoppiata una rissa tra ragazzini, degenerata poi a colpi di coltello. La causa è sempre uno sguardo di troppo. Veri e propri clan che si scagliano gli uni contro gli altri senza scrupoli, arrivando addirittura alle coltellate.
Il ragazzino subisce una coltellata al torace. Viene immediatamente portato in ambulanza all’Ospedale Pellegrini dove rilevano ferite da taglio e da punta al torace. La coltellata peggiore ha interessato il mediastino, ossia la cavità posta tra i due polmoni in cui sono situati il cuore e il pericardio che lo avvolge. Ora è ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale Santobono.
“Non si arresta l’onda criminale che sta travolgendo, nell’ultimo periodo, Napoli e provincia. Questa sera a pagare lo scotto della degenerazione giovanile è un 12enne, arrivato al pronto soccorso del presidio della Pignasecca a causa di ferite da taglio e da punta al torace, poi trasferito in rianimazione al Santobono.” Il commento del Consigliere Regionale Pasquael Di Fenza. “E come, spesso accade, anche questa volta sono futili i motivi che hanno portato alla aggressione della vittima.”
“La prognosi è riservata, al momento, non possiamo che pregare per questo adolescente affinché volga positivamente al termine questa tremenda storia. Da padre e da uomo delle istituzioni sono seriamente preoccupato, quello che accade in giro negli ultimi tempi fa davvero accapponare la pelle. Ci troviamo dinanzi ad una deriva incontrollata, il nostro sistema sta fallendo, non siamo più in grado di educare i giovani alla cultura della non violenza e allo stesso tempo i meccanismi di repressione dei fenomeni criminali sono sempre più disarticolati. Chi scende in strada o si reca nei luoghi della movida non è più al sicuro”.
Purtroppo i dati confermano un clamoroso aumento degli atti vandalici e aggressioni violente tra bande di giovanissimi a Napoli. E’ del 22 febbraio un altro drammatico episodio riportato sul Mattino e accaduto in una delle stradine a ridosso dell’Università Orientale di Napoli. Il capo della banda aveva solo 16 anni e si è scagliato contro un ragazzino che stava facendo pipì nel vicoletto. Violenza dapprima verbale “Voi qua non ci entrate, questa è zona nostra. E tantomeno ci venite a fare quello che state facendo, bastardi!”. Dopodichè le stradine sono diventate oggetto di rissa violenta con colpi, pugni e sangue nei confronti di quelli che avevano osato invadere il territorio dei baby-bulli.
Il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, nella presentazione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) ha così dichiarato: “La pandemia si è tradotta per lo più in arretramenti nel benessere della popolazione femminile. Ci sono stati cambiamenti nei livelli di benessere mentale e di occupazione, soprattutto per le madri con figli piccoli. Ma sono stati anche i bambini, gli adolescenti e i giovanissimi a pagare un altissimo tributo alla pandemia. Sono loro a richiedere la massima attenzione da parte delle politiche, i dati e i corrispondenti indicatori non lasciano dubbi”.
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