Cronaca

Napoli: stalli per disabili utilizzati dai clienti del garage

A Napoli un garage utilizzava gli stalli disabili per i propri clienti, scattata la denuncia

A Napoli scoperto un garage che utilizzava gli stalli disabili per i propri clienti facendo parcheggiare le auto senza alcuna autorizzazione. Secondo quanto riportato su Cronache della Campania, ha scoperto la truffa il deputato Francesco Emilio Borrelli. Il parlamentare stava camminando per la città e appena inizia a percorrere via San Tommaso D’Aquino, nota almeno una decina di auto con contrassegno disabili parcheggiate sulle strisce blu, mentre gli stalli per disabili venivano occupati dalle auto dei clienti del garage. Le auto avevano anche dei numeri progressivi esposti sui tettucci. Ovviamente Borrelli ha fatto immediatamente scattare la denuncia.

La dichiarazione di Francesco Emilio Borrelli

“Quando mi sono reso conto di quello che veniva fatto, del sistema truffaldino messo in atto, ho allertato la polizia municipale che è arrivata sul posto. Decine di auto con i contrassegni per disabili erano parcheggiate sulle strisce blu mentre i posti auto assegnati a loro erano occupati dai clienti del garage. Quegli stalli sono stati poi fatti liberare. Ovviamente li ho denunciati”.

“Su questo fenomeno – sostiene Borrelli – occorre la totale repressione, bisogna essere inflessibili per ripristinare la legalità e garantire ai diversamente abili i loro diritti. I garage che utilizzano strisce blu, stalli per disabili e spazi esterni per fare affari in modo illecito vanno sanzionati ed eventualmente anche chiusi”.

Aumenta l’inciviltà

Occupare un posto disabili è sintomo non solo di indifferenza verso chi ha problemi seri, ma anche di inciviltà. Purtroppo oggi sono in aumento coloro che senza rispetto, parcheggiano su uno stallo assegnato ad un portatore di handicap, ma la legge tutela i più deboli. Multe e condanne penali sono dietro l’angolo.

Per chi sosta su uno stallo disabili multe salate e reclusione fino a 4 anni

La normativa riguardante il divieto di sosta nelle aree riservate i disabili è contenuta nell’articolo 188 del Codice della Strada. L’articolo ha subito 12 modifiche negli ultimi 25 anni, vediamo allora cosa riporta la versione attualmente in vigore.

  1. Per la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio delle persone invalide gli enti proprietari della strada sono tenuti ad allestire e mantenere apposite strutture, nonchè la segnaletica necessaria, per consentire ed agevolare la mobilità di esse, secondo quanto stabilito nel regolamento.
  2. I soggetti legittimati ad usufruire delle strutture di cui al comma 1 sono autorizzati dal sindaco del comune di residenza nei casi e con limiti determinati dal regolamento e con le formalità nel medesimo indicate.
  3. I veicoli al servizio di persone invalide autorizzate a norma del comma 2 non sono tenuti all’obbligo del rispetto dei limiti di tempo se lasciati in sosta nelle aree di parcheggio a tempo determinato.
  4. Chiunque usufruisce delle strutture di cui al comma 1, senza avere l’autorizzazione prescritta dal comma 2 o ne faccia uso improprio, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 168 a 672 €.
  5. Chiunque usa delle strutture di cui al comma 1, pur avendone diritto, ma non osservando le condizioni ed i limiti indicati nell’autorizzazione prescritta dal comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 42 a € 173.

Le sanzioni citate scattano sia per chi occupa un posto disabili che per chi occupa zone adibite al passaggio di un disabile, come ad esempio in prossimità di uno scivolo su marciapiedi. Oltre alle norme citate dall’articolo 188 c’è anche la decurtazione di 6 punti dalla patente.

Occupare un posto disabili è considerato reato di violenza privata

La sentenza 17794 del 07/04/20172 della Corte di Cassazione ha stabilito che che parcheggiare sullo spazio riservato al soggetto disabile integra gli estremi del reato di violenza privata. Un soggetto che parcheggia la propria auto in uno spazio riservato ad una disabile, impedendo a quest’ultima di usufruire del parcheggio riservatole.

Posteggiare l’auto nello spazio riservato a quest’ultimo, ove solamente a lui è consentito lasciare il mezzo, costituisce una condotta penalmente rilevante la libertà morale dell’avente diritto ed è riconducibile all’interno dell’art. 610 c.p. In questo caso, è possibile applicare la sanzione penale della reclusione fino a quattro anni.

 

 

 

 

Flora Febraro

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