Napoli: questa notte accoltellato un 20enne in piazza Sanità
A Napoli questa notte accoltellato un 20enne in piazza Sanità, il secondo caso in pochi giorni
A Napoli questa notte accoltellato un 20enne in piazza Sanità, il secondo caso in pochi giorni, la vittima è ricoverata al Cto. Continuano i crimini al Rione Sanità dove nei giorni scorsi c’è stato un altro episodio di sangue. Ieri sera un 20enne è stato probabilmente ferito con un coltello. Sul drammatico episodio stanno indagando i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli.
Lo stesso 20enne denunciato per porto abusivo di armi
Secondo, il giovane era in piazza Sanità quando alcuni sconosciuti in sella ad uno scooter lo avrebbero colpito ad un braccio e una gamba con un coltello. La vittima non è in pericolo di vita ma è ancora in osservazione. Il 20enne, riferiscono i carabinieri, è stato denunciato per porto abusivo di armi: nei pantaloni nascondeva un tirapugni. (Fanpage)
La criminalità giovanile in Italia
L’aumento considerevole di omicidi, violenze e aggressioni tra i minorenni è palese a tutti. Fenomeno in crescita a causa della pandemia? Una conseguenza dei forti disagi economici presenti nella nostra società? O ancora sintomo di una sottocultura presente nelle fasce più deboli? Di sicuro questi ed altri aspetti fondamentali sono da prendere in considerazione quando si parla di criminalità giovanile. Un preoccupante fenomeno che sta dilagando in tutta Italia ma più presente sicuramente nelle zone dove si evidenzia un maggiore disagio economico. Ad approfondire l’argomento il Prof. Salvatore Pignataro criminologo investigativo che pone l’attenzione su più aspetti della criminalità giovanile.
Il Prof. Pignataro nell’intervista su AvellinoToday “Difficoltà ambientali, economiche, culturali e sociali sono alla base di ogni comportamento deviante; il fenomeno delle baby gang nasce da un contesto di vita problematico nel quale questi giovani crescono. Gli studiosi hanno individuato i fattori di rischio in diverse aree: c’è chi sostiene che questo tipo di violenze siano causate da modelli sbagliati ai quali i ragazzi fanno riferimento.
È recente il fenomeno di serie tv criminali dai quali i ragazzi prendono come modelli il “cattivo” della situazione che, nella maggior parte dei casi, riesce a cavarsela, quando invece il messaggio dovrebbe essere differente e quindi dove il bene dovrebbe sconfiggere il male.” In alcuni casi invece, le condotte anti-sociali derivano da frustrazioni che causano comportamenti aggressivi su persone definite più “deboli”.
“Tra le altre motivazioni fanno parte anche situazioni famigliari problematiche (anche una famiglia troppo protettiva e accondiscendente può far nascere nel ragazzo il forte desiderio di ribellarsi). È piuttosto facile pensare che la microcriminalità trovi terreno fertile nei contesti degradati, in cui sussistono condizioni critiche, sia a livello economico che sociale e familiare, in realtà una percentuale piuttosto alta di fenomeni di criminalità minorile afferisce a quei contesti in cui l’estrazione sociale risulta essere medio-alta. Si tratta spesso di adolescenti incensurati, con alle spalle famiglie benestanti, che vivono annoiati nel benessere e che scelgono il gruppo per innalzare ulteriormente il proprio status.”
La criminalità a Napoli
A Napoli è tremendamente difficile separare la questione minorile dalla più ampia questione criminale che ha il volto delle tantissime bande di camorra che da più parti stringono in una morsa la città. Questione urbana, questione minorile e questione criminale si presentano in un intreccio inestricabile, come una spia violenta e tragica di una gigantesca e irrisolta questione sociale. In altre città, i minori sono esposti alla deprivazione culturale e sociale, alla vita illegale, ma non immediatamente a quella criminale. La criminalità vive a ridosso, spalla a spalla con il disagio minorile. Qui il percorso tra violenza minorile e grande criminalità è più breve: i minori sono l’esercito di riserva permanente a cui la criminalità maggiore presto attingerà.(vialibera.it)