A Napoli, un Ingegnere di 32 anni viene sparato alle gambe perché si rifiuta di consegnare il suo motorino ai rapinatori. Secondo quanto riportato su Open, l’episodio é accaduto in via Reggia di Portici nel quartiere San Giovanni a Teduccio. L’uomo si era fermato alla pompa di benzina per fare rifornimento. Mentre il benzinaio, un uomo di colore, stava inserendo la benzina nel serbatoio, si avvicina un motorino con due giovani, il guidatore aveva il casco, mentre il passeggero un passamontagna. Quello con il passamontagna, scende dallo scooter, si avvicina con fare minaccioso all’Ingegnere che stava facendo rifornimento e gli intima di consegnargli il motorino.
L’aggressore incappucciato continua insistentemente per diversi minuti a minacciare l’uomo con una pistola, gliela punta addosso, ma l’Ingegnere non cede, continua a resistere alle minacce. Tra i due inizia uno scontro, non solo verbale ma anche fisico. Il piccolo aggressore dapprima intima il benzinaio di togliere la pompa dal serbatoio dello scooter, poi inizia ad aggredire l’Ingegnere con spintoni e minacce. Nel frattempo il benzinaio accortosi della pistola si allontana e si mette in un angolo intimorito per vedere cosa stesse succedendo. L’incappucciato, dopo diversi spintoni all’Ingegnere, si siede dietro di lui, continuando a puntargli la pistola contro, cerca di scaraventarlo a terra per rubarsi il motorino, ma non riesce. Da quanto mostrano le telecamere, che hanno ripreso tutto l’accaduto, l’incappucciato doveva essere un giovane molto piccolo d’età, le immagini risalgono alla sera di mercoledì 29 marzo, attorno alle 19.30.
Il piccolo aggressore non riesce ad averla vinta, scappa con il guidatore sparando all’Ingegnere due colpi alle gambe. Il video integrale della sparatoria cliccando qui su Open. Il ferito cade a terra ed il benzinaio chiama immediatamente i soccorsi. I carabinieri di Poggioreale stanno indagando su quanto successo. Intanto, il 32enne è stato trasportato all’Ospedale del Mare, dove è stato ricoverato in prognosi riservata con ferite a gambe e bacino. Le condizioni dell’uomo sono migliorate.
Aumentano gli atti vandalici e le sparatorie per le strade di Napoli ad opera di giovanissimi. A poca distanza dalla tragica uccisione di Francesco Pio Maimone avvenuta la sera del 20 marzo a Mergellina, ancora una volta si ripete una tentata rapina con sparatoria, sembrerebbe per mano di un minorenne. Purtroppo queste sparatorie avvengono per futili motivi e con una leggerezza preoccupante. Un’emergenza assoluta, dunque, la crescita della presenza dei minorenni nelle attività delinquenziali del crimine organizzato e non, tanto che a Napoli e provincia si segnalano per il maggior numero di minorenni coinvolti in processi per associazione mafiosa.
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