Napoli, arrestato extracomunitario, minacciava i passanti con un coltello
A Napoli, arrestato un extracomunitario minacciava i passanti con un coltello cercando soldi
A Napoli arrestato un extracomunitario minacciava i passanti con un coltello chiedendo soldi é accaduto quest’oggi verso le ore 13. Giunge su via Marina, nei pressi del Castello del Carmine. una squadra di poliziotti, circa 7. Un passante testimonia l’accaduto: “Erano circa le 13 e sono sceso dall’ufficio, durante la pausa pranzo. per andare con i miei colleghi a prendere un caffè. Ad un certo punto abbiamo visto proprio sotto il rudere del castello del Carmine una folla di poliziotti che si sono precipitati verso un extracomunitario. Lo hanno fermato e ammanettato. Le persone che erano nella zona hanno detto che stava minacciando i passanti chiedendo soldi”.
Espulsi 3 extracomunitari con precedenti penali
E’ proprio di qualche giorno fa la notizia del rimpatrio nel loro paese di origine i 3 extracomunitari, in esecuzione dei provvedimenti di Espulsione Giudiziaria emessi dal Magistrato di Sorveglianza di Ancona. Secondo quanto riportato su Al servizio del paese, i 3 uomini riportavano a proprio carico precedenti di Polizia e condanne per trasgressioni ripetute della legge sugli stupefacenti, rapina aggravata, violazione di domicilio, lesioni personali, danneggiamento, minaccia, spendita di moneta falsificata e ripetute violazioni della legge sull’immigrazione. Gli stranieri sono stati rimpatriati, grazie all’attività svolta dall’Ufficio Immigrazione di Ancona coordinato dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione, mediante un volo Charter dedicato diretto a Islamabad (Pakistan), partito da Francoforte (Germania).
San Giovanni a Teduccio e il dramma dei senza fissa dimora
San Giovanni a Teduccio in provincia di Napoli, è la zona che più vive il dramma degli extracomunitari. Spesso sono arrivate alla nostra redazione, testimonianze di persone aggredite e rapinate da queste persone senza fissa dimora e che vagano per la strada in condizioni pessime. Questi immigrati sostano lungo i marciapiedi, nei giardini della città e nei pressi della stazione, dove avvengono aggressioni, violenze e rapine.
Il fenomeno immigrazione in Italia è in costante crescita, ma non solo in Italia anche nel resto del mondo, soprattutto in Asia e in Europa. Secondo quanto riportato su Save the children Nel 2020 una persona su 30 risultava vivere in un paese diverso da quello di nascita. Nello stesso anno il numero di persone in fuga da guerre, violenze, persecuzioni e violazioni dei diritti umani nel mondo ammontava, nonostante la pandemia, a quasi 82,4 milioni, tra rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni: un numero più che raddoppiato in soli dieci anni, per quasi metà costituito da minorenni. porta con sé delle conseguenze abbastanza serie. I centri di accoglienza sono quasi tutti saturi, ciò comporta più persone senza un punto di riferimento, senza un lavoro e maggiormente esposti a problemi di salute sia fisica che mentale.
I principali fattori che spingono a migrare
Secondo quanto riportato su Save the children, ci sono diversi fattori che spingono le persone a lasciare il proprio luogo di origine verso un nuovo contesto.
Le principali ragioni sono state negli anni e sono ancora oggi:
- I conflitti tra Stati o i conflitti interni ad uno Stato.
- I gravi squilibri economici tra differenti aree geografiche.
- La presenza di sistemi antidemocratici fonte di persecuzioni e spregio dei diritti umani.
- I cambiamenti del clima o del territorio, le catastrofi naturali.
- Ultimo ma non per importanza, la spinta dell’essere umano ad assicurare un’accettabile sopravvivenza a sé e ai propri cari.
Nell’epoca storica che stiamo vivendo, gli squilibri socioeconomici, politici e climatici risultano diffusi e, in alcune aree del mondo, sono in deciso incremento. E con essi, inevitabilmente, gli spostamenti di popolazione. Spostamenti che portano con sé lasofferenza di chi deve viaggiare a lungo e pericolosamente, superando frontiere respingenti e affrontando il rischio di subire abusi, tentando di sopravvivere e gradualmente entrare a far parte delle società dei Paesi riceventi.
Tra le persone in fuga da guerre, crisi umanitarie, catastrofi naturali, povertà e regimi autoritari, una quota considerevole è costituita da bambini, bambine e adolescenti. Sono minori che si vedono privati del loro diritto al futuro, che lasciano i propri paesi d’origine con la famiglia o, spesso, da soli. Solo nel 2021, sul totale dei 24.147 minori arrivati in Europa, il 71% erano minori soli. Ma il numero potrebbe essere molto più alto, se si tiene conto dei tanti minori di cui vengono perse le tracce.
Il Mediterraneo centrale continua ad essere una delle rotte migratorie più pericolose al mondo ed il rinnovo del Memorandum Italia-Libia non pone nessun limite alle violazioni dei diritti delle persone migranti, al contrario crea proprio le condizioni per il loro proseguimento. La tragedia di Cutro avvenuta il 26 febbraio ha scosso il mondo, 89 vittime innocenti che viaggiavano verso la speranza di una vita migliore, travolti da un tragico destino.
Flussi d’ingresso, semplificazioni e sanzioni, tutte le novità del DL 20/2023
E’ iniziato al Senato l’iter di conversione in legge del decreto approvato dopo la tragedia i Cutro. Dovranno essere convertite in legge entro il prossimo 10 maggio le nuove norme in materia di flussi di ingresso e di contrasto all’immigrazione irregolare volute dal Governo dopo la tragedia di Cutro. Per conoscere le principali novità introdotte dal Decreto Legge n. 20 del 10 marzo 2023 per il quale è già iniziato al Senato l’iter di conversione in legge (AS 591) consultare il sito Integrazionemigranti.gov.it