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Napoli, al Gambrinus feteggiati i 70 anni di Massimo Troisi

Ieri a Napoli al bar Gambrinus grandi festeggiamenti per i 70 anni di Massimo Troisi

Ieri 19 febbraio 2023, al Gambrinus in piazza Trieste e Trento, i grandi festeggiamenti per celebrare i 70 anni di Massimo Troisi. Il noto attore comico di origini Sangiorgesi avrebbe compiuto ieri 70 anni. In centinaia si sono riuniti al bar storico per festeggiarlo e ai quali é stato distribuito il dolce ‘Abbraccio’ realizzato in suo onore.

Secondo quanto riportato su fanpage.it l’incontro è stato organizzato dal deputato Francesco Emilio Borrelli, dal conduttore de “La Radiazza” Gianni Simioli e da Massimiliano Rosati del Gambrinus. Per l’occasione il bar Gambrinus ha realizzato un dolce dal nome “Abbraccio” dedicato all’attore che hanno poi distribuito a tutti gratuitamente. Il significato del nome è da attribuire al fatto che “a Massimo Troisi piaceva tanto abbracciare le persone che incontrava in quanto sentiva il bisogno del calore umano” queste le parole del suo amico Alfredo Cozzolino.

San Giorgio a Cremano ricorda Massimo Troisi

Ieri mattina a San Giorgio a Cremano, città d’origine di Troisi, l’amministrazione comunale ha lasciato un ricordo al cimitero. “Vogliamo testimoniare che Troisi non era solo di San Giorgio a Cremano o di Napoli, era di tutto il mondo. Troisi è un modo di essere, una persona che era non solo un grande artista, ma un grande uomo, un punto di riferimento morale, etico e culturale”, ha affermato il sindaco Giorgio Zinno.

“Massimo dovrebbe essere una costante per chi vive in questo territorio. C’è sicuramente tristezza per il passaggio brevissimo di un talento immenso sulla terra. Pensate quanto ancora avrebbe potuto raccontare di Napoli. La presenza di centinaia di persone ad un evento a lui dedicato ci dimostra che, a quasi 30 anni dalla sua morte, il suo ricordo è ancora vivo e nitido nella nostra comunità. E così deve essere sempre, anche per le nuove generazioni”, hanno detto Simioli e Borrelli.

Presenti all’evento anche l’attrice Cloris Brosca, Gerardo Ferrara che fu contro figura di Troisi ne “il postino”. Inoltre erano presenti il regista Alessandro Bencivenga e il vice sindaco di San Giorgio a Cremano Pietro De Martino, l’assessore alla I Municipalità Benedetta Sciannimanica, il consigliere della I Municipalità Lorenzo Pascucci.

Chi era Massimo Troisi

Massimo Troisi (San Giorgio a Cremano19 febbraio 1953 – Roma4 giugno 1994) è stato un attore, comico, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano. Principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli anni Settanta e soprannominato «il comico dei sentimenti o il «Pulcinella senza maschera».  E’ considerato uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano.

Talento precoce, formatosi sulle tavole del palcoscenico ed istintivo erede di Eduardo e di Totò], fu accostato anche a Buster Keaton e Woody Allen. Cominciò la sua carriera assieme agli inossidabili amici del gruppo I Saraceni, divenuto La Smorfia (Lello Arena ed Enzo Decaro). Il successo del trio fu immediato e consentì al giovane Troisi di esordire al cinema con Ricomincio da tre (1981), il film che decretò il suo successo come attore e come regista. Dall’inizio degli anni Ottanta si dedicò esclusivamente al cinema, interpretando dodici film, cinque dei quali diretti da lui stesso. Affetto da gravi problemi sanitari al cuore sin dall’infanzia, morì prematuramente nel 1994 all’Infernetto (Roma) per un fatale attacco cardiaco, conseguente a febbri reumatiche. Il giorno prima aveva terminato la sua ultima pellicola, Il postino, per il quale sarebbe stato, qualche tempo dopo, candidato ai premi Oscar come miglior attoremiglior filmmiglior regia e per la miglior sceneggiatura non originale.

Adoperò uno stile inconfondibile, che esaltava una capacità espressiva sia verbale sia mimica e gestuale con la quale riusciva a unire ruoli prettamente comici a quelli più riflessivi. Troisi indicò al cinema italiano una via per un’escursione rivitalizzante con in più uno sguardo molto attento alla società italiana ed alla Napoli successive al terremoto del 1980.

Con lui nacque la nuova tipologia napoletana di antieroe. La vittima dei tempi moderni, un personaggio che riflette tuttora i dubbi e le preoccupazioni delle nuove generazioni.

Flora Febraro

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