Gianluigi Aponte, proprietario di Msc, comprerà il 99% di Italo treno. Lo rivela il sito di informazione finanziaria “Bloomberg”, secondo cui il Gruppo della famiglia Aponte starebbe trattando in esclusiva con il fondo americano GIP, che aveva rilevato la compagnia ferroviaria nel 2018 con un investimento di 2 miliardi di Euro ed un orizzonte temporale di circa 5 anni.
Aponte fondò la sua compagnia nel 1970 con il nome di Aponte Shipping Company quando comprò il suo primo bastimento, la Patricia, una vecchia nave da carico tedesca. L’armatore di Sorrento iniziò così a commerciare verso il Corno d’Africa diversi tipi di merci.
Oggi la MSC possiede o gestisce oltre 560 portacontainer ed è la prima compagnia merci al mondo, seguita dalla danese Maersk-Line. Nel 1987, dopo l’acquisizione della società crocieristica Starlauro, viene fondata una linea di crociere sussidiaria, ossia MSC Crociere. Nel 1995 l’imprenditore acquisisce anche la compagnia marittima SNAV, società costituita da aliscafi e traghetti impegnata nei collegamenti con le principali isole italiane.
Nel 2008 Forbes lo classifica come il 412º uomo più ricco del mondo, gli attribuendogli un patrimonio di 2,8 miliardi di dollari. Nel 2009 diventa uno degli azionisti della CAI-Compagnia Aerea Italiana in seguito alla privatizzazione voluta dal Governo italiano. Sempre nello stesso anno esce dall’azionariato vendendo la sua partecipazione al Gruppo Riva.
L’ acquisizione di Italo avverrà dopo aver sistemato gli ultimi nodi della trattativa con il proprietario attuale, il fondo americano Gip. Quindi dopo aver sciolto uno dei nodi che restavano in azienda: il rinnovo del contratto per i 1300 dipendenti del gruppo.
In settimana la società dei treni ha tenuto un cda straordinario per definire gli ultimi dettagli dell’affare. Domani incontrerà i sindacati per mettere la firma a un rinnovo del contratto attesissimo. Questo è frutto di quasi un anno di lavoro e di non poche tensioni tra le parti.
Nel complesso, Gianluigi Aponte accoglie un equo apprezzamento degli elementi salariali variabili e il perfezionamento delle tabelle dei minimi salariali. In linea con quanto stabilito dal ccnl Mobilità/Attività Ferroviarie.
A vendere la quota di maggioranza è il fondo americano Gip, già socio di Msc in Til, la società tra le più grandi al mondo, che gestisce i terminal portuali di Msc. Ma a vendere le loro quote ad Aponte saranno praticamente tutti gli azionisti della società privata di trasporto ferroviario ad alta velocità dei passeggeri in Italia. Gip possiede oggi il 72,6% di Italo. L’11,5% appartiene ad Allianz, il 7,6% a Infra Investor, lo 0,6% a MoLagers.
Il restante 7,7% è di soci italiani che hanno venduto a Gip e hanno poi deciso di reinvestire:Luca Cordero di Montezemolo, Flavio Cattaneo, Giovanni Punzo, Isabella Seragnoli, Alberto Bombassei e Peninsula Capital. Si tratterebbe comunque di un ingresso che potrebbe avvenire in due step, il primo al 50% del gruppo per poi salire al 100%. Certo, un’operazione conveniente per il fondo americano che quattro anni fa entrò nel capitale sulla base di una valutazione di quasi 2,4 miliardi.
Quanto ad Gianluigi Aponte, dopo il fallito tentativo di acquisire l’ex Alitalia, adesso il colosso di Ginevra ha iniziato a mettere nel mirino diversi gruppi. Con Italo affiancherà alla crocieristica e alla logistica delle merci anche il trasporto passeggeri per poi svilupparlo in sinergia con il proprio business navale.
Entro l’estate Gianluigi Aponte chiuderà poi anche una seconda trattativa, quella che riguarda Alis Cargo. Per l’impresa ferroviaria tedesca Tx Logistik, anch’essa nel mirino, potrebbe volerci un po’ di più.
Msc è poi in trattativa con il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per un’alleanza azionaria nel trasporto ferroviario merci che potrebbe portare il primo armatore al mondo nel trasporto marittimo di container a rilevare una partecipazione fino al 49% di Tx Logistik, impresa ferroviaria tedesca attualmente controllata al 100% da Fs attraverso Mercitalia. Questa eventuale alleanza farebbe seguito al protocollo d’intesa firmato a settembre del 2022 dalle Fs e Msc allo scopo di sviluppare l’intermodalità, ossia il passaggio delle merci da nave a rotaia e viceversa.
Certo Aponte potrebbe aver bisogno del supporto della finanza visto che la Shipping Agencies Services, la cassaforte dei suoi business ha chiuso il bilancio con un attivo totale di quasi 12 miliardi di dollari, ma con una perdita di 163,7 milioni (utile di 120 milioni del 2021).
“Qualità del trasporto autostradale, ferroviario ed aereo. Rischiamo pesanti contraccolpi, economici e di immagine. Non solo nell’immediato, ma nel medio e lungo periodo”. C’è la necessità per il Paese di predisporre “un grande piano al servizio del turismo in Italia, che punti anzitutto sui trasporti”, ha dichiarato il presidente esecutivo di Msc, Piefrancesco Vago, in occasione della consegna della nave da crociera “Explora I” presso lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone (Gorizia). (Mobilità news)
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