Morto il re dell’occhialeria Leonardo del Vecchio
Morto il re dell’occhialeria Leonardo Del Vecchio
Morto il re dell’occhialeria Leonardo Del Vecchio. Il fondatore di Luxottica e presidente di EssilorLuxottica, aveva 87 anni ed era a capo del più grande gruppo distributivo nel mondo dell’ottica.
Era uno degli uomini più ricchi d’Italia, ex Martinitt, Cavaliere del Lavoro dal 1986, maggior azionista di Mediobanca oltre che di Generali. Con tre lauree e due master honoris causa, ha costruito un impero a partire dalle montature degli occhiali e da una piccola fabbrica nel Bellunese. E’ diventano un simbolo in tutto il mondo sia del saper fare italiano sia di un modello di imprenditoria unico. Emblema del self made man.
Bandiera del genio imprenditoriale italiano
Nella biografia di Del Vecchio, appena uscita e curata da Tommaso Ebhardt (Sperling&Kupfer), l’autore del volume lo descrive così: «Un billionaire: da un lato, è sempre pronto a cogliere le opportunità di crescita per la sua azienda, ad abbracciare il cambiamento tecnologico alleandosi con i leader globali dell’era social come dimostrano gli occhiali sviluppati con Meta, all’epoca Facebook, dall’altro rimane al centro dell’attenzione del mondo finanziario per il suo attivismo come investitore in banche e assicurazioni».
Una vita lunga e intensa
Sposato tre volte, padre di sei figli: Claudio, Marisa, Paola (dal primo matrimonio con Luciana Nervo), Leonardo Maria (dall’ultima moglie Nicoletta Zampillo che ha sposato nel 1997 e, dopo il divorzio del 2000, ha risposato nel 2010), Luca e Clemente (nati nel 2001 e nel 2004, avuti dalla ex-compagna Sabina Grossi.
Una vita ricca di successi imprenditoriali che l’hanno lasciato l’umile persona degli anni ’80 quando la sua idea di rivoluzionare il mercato mondiale dell’ottica iniziò a prendere il volo. Da allora l’azienda non ha smesso di crescere a livello internazionale e tramite acquisizioni. Nel 2017 la notizia del matrimonio fra Luxottica ed Essilor: una fusione da 50 miliardi di euro.
La sua fortuna personale si stima intorno ai 30 miliardi di euro. Dell’imprenditoria italiana dice che spesso si «ferma spesso al primo successo e smette di innovare», mentre egli era un convinto assertore del bisogno di migliorarsi sempre.
fonte: TGcom24