E’ accaduto a Porto Cesareo in provincia di Lecce, molestano la figlia di 10 anni ma lei tace in cambio di 600 euro. La bambina ha raccontato tutto ai carabinieri e la donna è stata condannata per favoreggiamento. L’autore della molestia sotto processo per violenza sessuale aggravata.
Secondo quanto riportato su Today Cronaca, il tragico episodio é accaduto in un villaggio turistico di Porto Cesareo. La figlia di soli 10 anni é stata molestata da un uomo e la mamma ha accettato in cambio di 600 euro, di non denunciarlo, anzi addirittura di proteggerlo dalle indagini della polizia.
Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, edizione di Lecce, i fatti risalgono all’agosto del 2020. Secondo quanto emerso dalle indagini, il presunto molestatore avrebbe convinto la bambina a farsi il bagno insieme a lui e l’avrebbe poi costretta a subire atti sessuali. La bambina, una volta ripresa la scuola, si era confidata con una insegnante e successivamente con la madre. Quest’ultima, convocata in caserma dai carabinieri, inizialmente aveva depistato le indagini accusando uno zio della minorenne, mai identificato.
È emerso poi dall’inchiesta che la donna non aveva aiutato le forze dell’ordine a identificare il presunto molestatore in quanto aveva ricevuto da lui 600 euro affinché non lo denunciasse. Ma le indagini sono andate avanti, l’uomo è stato individuato e la bambina ha confermato tutto anche nel corso dell’incidente probatorio.
La violenza sui minori è molto diffusa ma, al contempo, difficilmente rilevabile sia per meccanismi culturali di minimizzazione e negazione del fenomeno, sia perché si caratterizza per verificarsi prevalentemente all’interno della famiglia, col forte rischio di restare inespressa e invisibile, ampliando e cronicizzando i danni sul piano fisico e psicologico delle vittime.
Secondo un rapporto pubblicato su Save the children, gli ultimi dati disponibili ci dicono che più del 90% degli abusi su minori avvengono tra le mura domestiche. La complessità del fenomeno rende molto difficile la sua rilevazione e emersione contribuendo a fare dell’abuso un vero e proprio “problema di salute pubblica” (WHO, 2006) per l’impatto sul benessere fisico, mentale e sociale delle vittime, sul loro sviluppo e, più in generale, sulla società anche in termini di spesa sociale e sanitaria.
La violenza su bambini/e e adolescenti può assumere diverse forme:
Raramente un bambino/a è vittima di una sola forma di abuso, molto più frequentemente le forme di abusi e maltrattamento di cui i bambini/e e adolescenti sono vittime sono diverse e combinate fra loro.
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