Lutto nel mondo del calcio: è morto Domenico Cecere in seguito ad un malore improvviso
Domenico Cecere muore un seguito ad un malore improvviso, l’ex portiere aveva 50 anni
E’ morto all’età di 50 anni l’ex portiere Domenico Cecere. E’ stato colto da un malore improvviso mentre si trovava a casa dei genitori a Carinola, in provincia di Caserta. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte del cognato medico, presente al momento del malore accusato durante il pranzo. Un infarto fulminante non gli ha dato scampo.
Era cresciuto nelle giovanili del Napoli, di cui è stato terzo portiere in serie A nella stagione 1991-92. In carriera ha indossato numerose maglie: Palermo, Nola, Turris, Bisceglie, Pescara, Fermana, Messina, Avellino, Cavese, Potenza, Gela e Siracusa.
A Cecere è legato un ricordo indimenticabile della storia del club rosanero, ovvero la vittoria della Coppa Italia di Serie C nel 1992-93. E’ l’unico trofeo vinto dal Palermo.
Classe 1972, Cecere in quel Palermo (che fu promosso dalla C1 alla B) era la riserva di Graziano Vinti. Era in campo nella finale vinta contro il Como. Dopo quell’esperienza, i rosanero se lo trovarono più volte di fronte da avversario. Cecere fu il protagonista ad esempio di alcuni derby assai combattuti quando difendeva la porta del Messina all’inizio degli anni Duemila.
Il mondo del calcio piange un altro sportivo morto in seguito a malore improvviso
Grande la commozione nell’ambiente calcistico, che ha visto Cecere vestire nella sua lunga carriera anche le maglie del Napoli, ai tempi di Maradona, dell’Avellino e di: Turris, Bisceglie, Pescara, Fermana e Treviso, oltre a quella rosanero. Dopo aver smesso di parare era stato anche agente di calciatori.
La terribile notizia ha fatto rapidamente il giro d’Italia sui social e sul web, mandando nello sconforto i tifosi delle piazze in cui l’ex portiere ha lasciato il segno in passato, vincendo importanti campionati.
Quattro le sue promozioni dalla C1 alla B, due con l’Avellino (una con Franco Oddo sulla panchina, superando nientemeno che il Napoli nel 2005), la piazza in cui forse più di ogni altra ha ottenuto l’affetto eterno della tifoseria, che lo piange oggi con struggenti ricordi sui social. Ad Avellino Zdeněk Zeman è stato anche il suo allenatore.
Ancora Atleti, ancora persone sane che praticavano sport stramazzano al suolo senza nessuna possibilità di sopravvivere. Quante di queste persone sono state aiutate con mezzi o personale medico ma sono comunque decedute? Questi malori improvvisi un tempo davano la possibiltà di intervenire, spesso salvare la vita ed erano correlabili a patologie pregresse. Oggi non danno la benchè minima possibiltà di sopravvivere. Perchè succede tutto ciò? Perchè prima si sopravviveva ed oggi si muore nonostante i soccorsi?? Restiamo in vigile attesa di risposte concrete.