lOro di Posillipo- Rosa Fusco racconta il suo mondo nel libro di poesie “Retina”

Retina Rosa Fusco

“Retina” di Rosa Fusco

“Retina” il libro di poesie attraverso il quale l’autrice Rosa Fusco guarda il mondo

Rosa Fusco è una laureanda in medicina con la passione della scrittura, il libro di poesie, Retina, è la sua prima pubblicazione. Rosa nasce 22 anni fa a Napoli e precisamente a Posillipo, collina che da sempre ha ispirato poeti e scrittori. Non per niente il significato di Pausilypon è “riposo dagli affanni” che ben esprime la serenità e la bellezza dei luoghi. L’autrice riesce, quindi, a far coesistere  il pragmatismo scientifico dei suoi studi, con la parte più profonda del suo animo. Retina, il nome del libro, in effetti rappresenta la parte anatomica del corpo attraverso la quale, Rosa, guarda il mondo con la sua sensibilità. Un mondo che Rosa osserva sin da bambina, come si legge dalle sue parole:

Rosa Fusco- scrittrice

Avevo otto anni ed è stata la poesia un scelta comunicativa naturale e urgente allo stesso tempo. Con la Poesia mi sono sempre sentita al sicuro nel fare emergere la parte più vera di me stessa e delle cose che mi circondano. È un confronto che inizia con sentimenti forti e bisogna attraversarli, viverli nella loro integrità, dare ad essi concretezza mettendoli su carta per poi, alla fine, sentirti libera e te stessa.”

L’ispirazione che ha dato vita a “Retina”

Io scrivo di quello che vedo e sento per trovarne radice profonde, il mio senso che mi fa amare ogni giorno quello che vivo. Questo libro è una raccolta di tutto questo dei miei 22 anni. È un urlo del mondo che non vorrei e un mondo che vorrei. È la richiesta di guardare con me le cose da un punto di vista differente per eliminare la sofferenza che crea discordia e per comprendere che solo tramite la Cura di ogni singolo elemento si può generare bellezza e amore dando senso a noi stessi.

Le relazioni dell’uomo e la loro essenza come anima dell’opera della scrittrice

“Retina” nasce, quindi,  dalla necessità di ricercare il significato dell’essenza delle relazioni dell’uomo. Per riuscirci è presente un iniziale confronto con la patina dolorosa del mondo, formata da un errata interpretazione del tempo, morte, limiti, imperfezione e molto altro. Da un’osservazione ampia si passa dall’osservare i valori relazionali su cui si basava un rapporto amoroso, spinto da un gran bisogno di amare. Si comprende che è proprio quest’ultimo il motore che spinge l’uomo a comunicare con il mondo, a ricercare la bellezza come linguaggio condiviso, con scopo di prendersi cura di esso per comprendere la sua essenza e quella di sé stesso.

Uno stralcio della prefazione di Benedetta Adamo al libro di poesie Retina di Rosa Fusco

”È dunque arrivato il momento di spiegarvi la retina: la membra- na del bulbo oculare interno, adibita alla suddivisione dell’immagine del mondo esterno, alla valutazione della luminosità e alla discrimi- nazione dei colori delle immagini refratte dall’ottica dell’occhio. Ed è proprio nel particolare che Rosa ha deciso di descrivere le parti più profonde del suo cuore. In questo testo infatti suddivide gli scenari introspettivi dei suoi ricordi creandoli in arte, con quella sua delica- ta capacità di trarre giuste conclusioni. La solitudine, la delusione e la gioia sono emozioni che vengono percepite dalla sua riflessione sull’ambiente circostante. La retina è formata dalle cellule recetto- ri, coni e bastoncelli, è responsabile della trasformazione da energia luminosa in potenziale elettrico, incanalato tramite il nervo ottico a quella parte del cervello predisposta alla percezione visiva. È così in- fatti che i coni, che sono le cellule che formano l’immagine in bianco e nero, sono i ricordi che ci oltrepassano la mente nelle giornate di tutti i giorni, come a ricordarci la storia della nostra vita e invece, i bastoncelli, sono le cellule che danno il colore all’immagine, sono le emozioni che riviviamo insieme ai ricordi ogni volta che ci ritornia- mo. I coni e i bastoncelli di Rosa le hanno dato spunto per arrivare a conclusioni su vicende di vita dalle quali dovremmo tutti trarre spunto. Lei, il suo rapporto con il mondo circostante, con l’amore e con Dio insegnano a noi tutti a trarre bellezza da ogni momento, bello o brutto che sia, deludente, emozionante….”

Il talento innato di Rosa Fusco ha delle radici profonde nella famiglia e nei suoi ricordi più intensi

”I sentimenti più nobili sono stati loro a insegnarmeli- afferma Rosa– sono il mio punto di ispirazione nel pratico e nel teorico ( la passione per la medicina ereditata da papà Gianpiero). Quando scrivo di amore, empatia, fiducia e altro sono senz’altro loro ad avermene insegnato l’importanza.

È l’amore l’argomento principe della sua raccolta come si percepisce da questi versi

“Benvenuti nella dimensione del mio cuore.Vi porgo le chiavi per entrarci,
Con la speranza che un po’ di me entri in voi,
per dare un senso più ampio della visione del mio amore per voi, per lui, per Dio.
Benvenuti nel mio bisogno d’amore.
Vi porgo la mano per mostravi il sentiero
che ho percorso finora,
con dei cartelli che fermano fino al suo nome.
Sperando che nel cammino apprezziate la bellezza in evoluzione.
Benvenuti sulle scale che scendono verso la retina del mio cuore, per imparare che l’amore dona occhi impavidi
per immergerci nella profondità di quello che ci circonda,
e affrontare l’oscurità che diventa nutrimento dell’anima, apprezzata la sua meraviglia”

Le emozioni vanno vissute e accettate in ogni loro espressione e dimensione

Poesia tratta dal libro “Retina” di Rosa Fusco

La vita di Rosa Fusco non è solo poesia scritta sui fogli volanti di un block notes

ma anche il desiderio di diventare un buon medico ed esprimere ciò che custodisce nella propria anima tanto professionalmente che umanamente.

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