La stoccata-La consueta rubrica sulla Politica Italiana
Ormai è diventata una guerra interna quella sul tribolato PNRR, tra la Lega e Fratelli D’Italia. Dopo le dichiarazioni di ieri del capogruppo leghista Riccardo Molinari, che ha asserito che il Governo Meloni potrebbe spostare alcuni progetti prestabiliti con la UE, perché non attuabili entro la scadenza del 2026. L’esponente leghista ha addirittura sottolineato che il denaro elargito dalla Comunità Europea di 209 miliardi complessivi, potrebbe addirittura non essere utilizzato dal nostro paese. Dichiarazioni che hanno indispettito non poco la Premier Meloni, che durante la visita a Vinitaly ha replicato, asserendo che la perdita delle risorse europee è un idea nemmeno da contemplare. Infatti la proposta di Giorgia è quella di voler rimodulare il piano eliminando alcuni progetti per farne spazio ad altri, da concludere però sempre nel giugno del 2026. Nella polemica è intervenuto anche il Ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto, dichiarando che a proposito del PNRR, bisogna ragionare in maniera lucida e seria. Perche secondo Fitto è palese che alcune grandi opere che dovevano essere effettuate entro il 2026 non potranno essere realizzate e quindi c’è bisogno di ridiscutere il tutto. Cercando soprattutto di “sburocratizzare” le vecchie procedure, che tanto hanno influito al rallentamento dei progetti da attuarsi. Intanto le opposizioni sono scese sul piede di guerra per i ritardi accumulati dalla maggioranza sul PNRR. In maniera particolare il Movimento 5 Stelle ha attaccato l’Esecutivo di Centrodestra, colpevole secondo il partito di Conte di essere incapace a finalizzare i progetti che dovrebbero sbloccare i famosi fondi europei. Soprattutto perché i fondi sono stati ottenuti grazie al complesso e duro lavoro del loro leader Antonio Conte. Quindi non si può e non si deve perdere questa occasione così importante. Frattanto oggi la Premier Meloni ha convocato un vertice di Governo da lei diretto, per confrontarsi e discutere tra l’altro della spinosa vicenda dei migranti. Al tavolo di lavoro saranno presenti i due Vicepremier Salvini e Tajani e i Ministri Crosetto e Piantedosi. Intanto il Governo Italiano tramite il ministro degli Esteri Tajani, ha fatto sapere di essere contrario ad erigere qualsiasi muro per bloccare il flusso emigranti. Perche sarebbe solo un escamotage sterile, che non risolverebbe assolutamente il problema. Bisogna invece secondo l’Esecutivo organizzare insieme ai Vertici Europei una strategia condivisa, che possa se non risolvere ma almeno arginare il problema. La nostra sensazione è che non sarà facile in tempi brevi sbrogliare l’aggrovigliata matassa.
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