La stoccata: La squadra di Giorgia.

“La stoccata”- Il punto politico della settimana

“La stoccata”. Quando sembra che tutto taccia, invece il mondo politico è in grande fermento per la costruzione del nuovo governo a guida Giorgia Meloni. L ‘agenda politica prevede adesso che il 13 ottobre vengano presentati i nuovi parlamentari alla Camera e al Senato, per poi eleggere i presidenti dei due rami parlamentari. Poi la coalizione di
centrodestra, salirà al colle dove il Presidente della Repubblica Mattarella darà mandato a Giorgia Meloni per formare il nuovo governo, che avrà il compito di far ripartire la macchina politica e burocratica del paese. Però come si diceva la settimana politica non è stata affatto tranquilla. Negli ultimi giorni la Meloni, insieme al suo cerchio magico, ha cercato con non poche difficoltà di formare la griglia del prossimo esecutivo. Ormai il Toto-Ministri impazza sui giornali e nel paese. Gli alleati stanno affilando le armi per ottenere ministeri e sottosegretariati per sancire, il proprio potere politico- elettorale stabilito dalle urne. Salvini e Tajani, potrebbero essere i due candidati alla vicepresidenza del consiglio, due sentinelle presenti e vigili ai fianchi della Presidente in Pectore Meloni, che garantirebbero secondo gli osservatori politici una giusta distribuzione di forze all’interno della coalizione. Ma questo è tutto ancora da confermare.

Per quanto riguarda il Ministero degli Interni

si fa il nome di Tajani, Coordinatore di Forza Italia nonché braccio destro di Berlusconi. Tajani potrebbe essere anche dirottato verso la poltrona degli Esteri, altro ministero molto ambito. Il Ministero della Giustizia invece potrebbe andare a Giulia Buongiorno avvocato di caratura nazionale. Sarebbe una buona soluzione. Il nome di Salvini spunta fuori anche per l’attribuzione del ministero dell’Agricoltura, ma potrebbe invece essere demandato a quello delle Riforme. Il leader della lega ambirebbe ad andare a ricoprire la casella dell’interno, già ricoperta in passato, ma Giorgia non sembra assolutamente d’accordo.
La trattativa è ancora in corso ma pare difficile che Matteo possa spuntarla. Per quanto concerne la Difesa, Giorgia sta promuovendo il profilo di Adolfo Russo esponente di
spicco di Fratelli d’Italia.

Raffaele Fitto, invece, dovrebbe andare agli Affari Europei.

Secondo fonti accertate altro motivo di scontro per la formazione del prossimo esecutivo è il nome della senatrice Licia Ronzulli.
Alla Ronzulli secondo il Cavaliere, dovrebbe essere proposto un ministero di alto lignaggio per mantenere così pacifici, i rapporti tra le diverse forze in campo. Però su questa ipotesi la Meloni nutre forti dubbi. Altro nodo di diatriba interna, sono anche i misteri economici che Giorgia sembra essere orientata a concedere a figure tecniche. Contraddicendo se stessa, che aveva impostato la sua campagna elettorale asserendo, che se avesse vinto, avrebbe formato un governo assolutamente politico. Quindi come si evince, quando mancano pochi giorni alla formazione del nuovo esecutivo, tutto è ancora molto nebuloso e tante caselle sono ancora da incastrare. Dopo i confetti arrivano i difetti, ma questo lo si sapeva già dall’inizio. Ora però il centrodestra dovrà ricompattarsi in fretta, per comporre una squadra di governo affidabile e preparata. Con una crisi economica epocale, una guerra che bussa alle porte e una vicenda Covid
ancora tutta da definire, le problematiche sul tappeto sono molteplici e attendono risposte risolute e urgentissime…


 

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