La stoccata-L’ Autonomia Regionale di Calderoli
La stoccata-Il Governo Meloni tra il DDL Calderoli da approvare e le forti polemiche sulla vicenda Cospito
La stoccata- Sarà presentato domani nella riunione organizzata dal Consiglio dei Ministri, il disegno di legge sull’autonomia differenziata regionale. Il provvedimento fortemente caldeggiato dalla Lega e dal suo Ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli, sarà sottoposto al tavolo governativo e se poi approvato sarà seguito dalla legge. Il DDL è caratterizzato da alcuni snodi cruciali. In primis la distribuzione delle risorse per le Regioni. Gli enti avranno sicuramente molto più potere per quanto riguarda il denaro da spendere e sugli uomini che potranno assumere per i lavori che commissioneranno. Se la norma passerà, il Parlamento non sarà più chiamato come accadeva in precedenza a dare il proprio consenso per le distribuzioni delle risorse economiche regionali. Altro punto focale del decreto è quello riguardante il fisco.ll Decreto infatti prevede che per il mantenimento economico delle Regioni, i contributi dovranno essere erogati dal fisco nazionale. Ma su questo aspetto la Corte dei Conti si è dichiarata alquanto dubbiosa e critica, pronta a scendere in campo. Anche perché riflettendo sarà difficile poi controllare gli eventuali vantaggi economici, che potrebbe avere una Regione nei confronti di un altra. Altro passaggio importante della riforma sponsorizzata da Calderoli è che le Regioni se il DDL dovesse passare, non avrebbero nessuna limitazione nelle richieste delle competenze esclusive. I comparti che potrebbero usufruire dei fondi statali sarebbero praticamente tutti, denari che servirebbero in maniera strutturale al mantenimento e allo sviluppo dei tanti settori nelle singole Regioni. Altro nocciolo fondamentale della proposta è che gli organi parlamentari potranno ancora assolutamente esprimere il proprio parere su alcune decisioni regionali, ma questi giudizi non saranno più vincolanti per l’approvazione del tutto. In questo modo si bypasserebbero le lungaggine burocratiche, raggiungendo più velocemente i risultati finali. Intanto non esita a placarsi a livello politico la vicenda Cospito. Maggioranza e opposizione sono ormai da giorni ai ferri corti, per le procedure più opportune ed adeguate da adottare per la gestione carceraria di Alfredo Cospito. La discussione politica verte soprattutto, sull’opportunità o meno di continuare a tenere ancora Cospito sotto il regime carcerario del 41 bis. Per questo motivo l’ anarchico sta attuando uno sciopero della fame lungo oramai tre mesi. Adesso il contrasto è diventato decisamente molto aspro e contraddittorio, sarà difficile ora dire una parola definitiva che concluda questa spinosa vicenda.