La stoccata-Il Tragitto Energetico
La Premier Meloni tra l’approvvigionamento per il gas e le polemiche ormai stemperate sul caso Nordio
Dopo essere stata in Algeria per trovare nuove strade alla ricerca dell’ approvvigionamento del gas, Giorgia continua il suo viaggio in Libia per la risoluzione completa del problema. Infatti la Premier domani volerà aTripoli per stringere un accordo tra Eni e Noc (importante compagnia petrolifera Libica), che detiene il primato di risorse energetiche nel paese nordafricano. L’ obiettivo della Meloni è chiarissimo e cioè quello di raddoppiare il flusso del gas per il nostro paese e soprattutto non rimanere nel prossimo futuro ancorati ad un solo stato erogante quale l’Algeria. Altro obiettivo rilevante di Giorgia è quello che una volta consolidati i rapporti per il gas con i paesi citati diventando finalmente coperti, spezzare definitivamente le catene con la Russia per quanto concerne il flusso del gas. La premier nel viaggio a Tripoli sarà accompagnata dal Ministro degli Esteri Tajani e dal Ministro dell’Interno Piantedosi. Giorgia Meloni in questa avventura cercherà pure di convincere i vertici UE, che c’è urgentemente bisogno di un piano strategico e di nuove risorse economiche europee per frenare i flussi migratori provenienti dalla Libia. Intanto in Italia sembra perdere consistenza la polemica del Guardasigilli Nordio con la Magistratura. Il Ministro della Giustizia ieri si è incontrato con la Meloni per discutere sulle ultime polemiche del comparto. La Premier dal canto suo, ha chiesto espressamente a Nordio di abbassare i toni e di avviare da ora in poi un dialogo chiaro e lineare con le toghe italiane. Nordio però già in mattinata, partecipando all’inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione, aveva dato segnali decisamente distensivi a tutto l’ambiente, promettendo una leale collaborazione tra il suo Ministero e tutti gli operatori del settore. Dichiarazione questa molto apprezzata dai vertici dell’Esecutivo Meloni, in maniera particolare dal segretario della Lega Salvini che si è detto felice della ricomposizione dell’intera vicenda. Meno contento è sembrato Silvio Berlusconi che però ha rinnovato la sua fiducia al Guardasigilli, ma ha anche asserito che Nordio dovrà continuare nel suo percorso garantista, da sempre grande convincimento del Ministro. Una cosa è certa che nel nostro paese una riforma strutturale del settore giustizia dovrà essere assolutamente fatta. Ci auspichiamo al più presto.