I governatori delle regioni meridionali pronti a dare battaglia politica sul DDL Calderoli
La stoccata- Ormai è scontro aperto tra i Governatori delle Regioni del Sud e il ministro Calderoli. il motivo del contendere come si sa è il DDL sponsorizzato dalla lega, che promuove e tutela l’Autonomia Differenziata Regionale. L’ unico Governatore del Nord che si è schierato con i Presidenti di Regione meridionali è Stefano Bonacina Governatore dell’Emilia Romagna, molto probabilmente prossimo Segretario del Partito Democratico. Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stato come suo solito quello più netto e deciso, dichiarando che secondo lui l’Autonomia Regionale tanto caldeggiata da Calderoli è una grande truffa. Secondo il governatore Campano l’Autonomia intesa come quella preordinata dall’esponente leghista, non affronta i molteplici e gravi problemi che il divario tra le regioni del nord e quelle del Sud nei decenni ha sempre provocato. De Luca ha anche dichiarato che il DDL potrebbe minare in maniera assoluta l’unità del sistema paese. Perché le Regioni meridionali sarebbero condannate al degrado, con le classi giovanili costrette ad emigrare. De Luca in questi giorni ha anche attaccato a più riprese la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che dopo essere stata a suo dire molto retorica sull’argomento ha poi approvato insieme al governo il DDL promosso dalla Lega. Anche il Presidente della Puglia Emiliano si è detto d’accordo con De Luca, mettendo in evidenza soprattutto il fatto che il DDL sarà discusso in Parlamento solo nei prossimi mesi. Quindi secondo il Governatore si è voluto solamente dare da parte del Governo, un obolo politico alla Lega in vista delle prossime votazioni Regionali. Sul fronte sindacale non si è fatta attendere a riguardo la posizione della CGIL, che tramite il suo portavoce più autorevole ossia il segretario Landini, ha dichiarato che la riforma Regionale è strutturalmente sbagliata, perché divide uno stato già dilaniato da troppe disuguaglianze sociali. Landini ha anche asserito che il pacchetto di norme del DDL Calderoli potrà essere lesivo qualora fosse approvato dai rami del Parlamento, anche per i rapporti con gli altri Stati. Il Segretario della CGIL si è detto anche amareggiato perché per lui, il Governo prima che approvasse il DDL doveva necessariamente confrontarsi e discutere con le famose Parti Sociali. Anche Pietro Fassino ex leader dei DS è parso sconcertato dalle posizioni intraprese sulla vicenda dal Governo Meloni, per l’esperto politico l’esecutivo di Centrodestra ambisce a un centralismo Regionale molto frammentato, che potrebbe creare enormi difficoltà e disparità a livello nazionale. Quindi in definitiva per quanto riguarda la Riforma delle Regioni, si ha la netta sensazione che siamo solamente nella fase embrionale. Il percorso appare molto lungo e decisamente ostico…
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