La stoccata-Analisi politica dei primi tre mesi dell’Esecutivo di Centrodestra
La stoccata- Quando ormai sono più di tre mesi dall’installazione del Governo di Giorgia Meloni nella conduzione politica italiana, si possono già cominciare a declinare i primi giudizi sul suo operato. Una delle prime cose da evidenziare è che la coalizione di Centrodestra che era apparsa in grande sintonia al momento del voto, una volta insediatasi al Governo è stata alquanto litigiosa. Giorgia in alcune occasioni ha fatto fatica a mantenere la propria leadership all’interno della coalizione, soprattutto per l’aggressività politica di Lega e Forza Italia. Anche se poi alla fine si è cercato sempre di trovare la quadratura del cerchio. Per quanto riguarda la Politica Europea fino ad ora Giorgia, ha incontrato tutti i maggiori vertici europei.Avendo come intento principale di creare un saldo rapporto di fiducia, che consenta l’Italia di dialogare e collaborare in futuro con i più rappresentativi paesi del vecchio continente. Per quanto concerne la politica interna invece, molte decisioni di Giorgia sono sembrate un proseguimento delle linee precedentemente tracciate dal Governo Draghi. Bisogna però riconoscere che il Governo di Centrodestra ha introdotto alcune misure importanti per quanto riguarda la pressione fiscale, che pesava pesantemente sulle imprese e sui singoli professionisti. Regole precise e dettagliate sono state instaurate anche per il contenzioso tra lo Stato e gli evasori fiscali. Altro nodo focale su cui ha lavorato alacremente il Governo Meloni in questi 100 giorni, è stato senza dubbio il famigerato Reddito di Cittadinanza. L’ esecutivo ha approvato delle nuove norme, che hanno ridotto le possibilità e le applicazioni del tanto bistrattato Reddito. Rimane però aperta la questione inerente ad una precisa riorganizzazione del mondo del lavoro, che consenta di introdurre velocemente nel sistema lavorativo italiano giovani e disoccupati che aspettano da ormai troppo tempo. Il Governo di Giorgia ha dovuto fare i conti pure con due problematiche di una certa gravità, come la dolorosa crisi energetica e l’inflazione, che stanno minando ferocemente le risorse economiche dei cittadini italiani. A voler essere onesti, dei provvedimenti seri sono stati presi soprattutto per la crisi energetica. Infatti il Governo ha stanziato 21 miliardi di euro per far fronte al cosiddetto caro energia, ma bisognerà continuare con un sostentamento economico statale per aiutare le famiglie italiane. Da ricordare che per far fronte alla crisi energetica Giorgia è riuscita anche grazie a un bilaterale organizzato con l’Algeria, ad avere una approvvigionamento del gas nei prossimi anni ad un costo ridotto rispetto ai prezzi stellari del mercato. Questo deve essere ritenuto per Giorgia un punto a proprio favore. Però come ormai la prassi consueta impone, dopo i fatidici tre mesi dall’insediamento del nuovo Governo, la luna di miele con i concittadini è ormai terminata. Sul tavolo rimangono ancora tantissime problematiche sociali, economiche e politiche che andranno affrontate e risolte speditamente.Quindi semmai un voto positivo al Governo Meloni, si potrà dare solamente in tempi molto più lunghi…
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