La riforma Cartabia modifica separazione e divorzio
In arrivo la riforma Cartabia su separazione e divorzio
Separazione e divorzio cambiano radicalmente per via dell’effetto della riforma Cartabia che entrerà in vigore dal 28 febbraio. Si tratta di una rivoluzione epocale che introdurrà un rito unico per tutti i procedimenti riguardanti la famiglia, domanda contestuale di separazione e divorzio, oltre alla delineazione di un “piano genitoriale” utile al giudice per il collocamento dei minori.
Le novità principali
Le novità più importanti saranno due: il rito unico e la domanda contestuale di separazione e divorzio. Per quel che concerne la prima, interesserà tutti i procedimenti inerenti le famiglie e i minori di competenza del tribunale ordinario, quello per i minorenni e del giudice tutelare.
In merito alla seconda, invece, si potrà proporre contestualmente sia la separazione giudiziale sia il divorzio contenzioso o riunirli in un solo procedimento. In merito al divorzio, però sono richiesti determinati requisiti, ovvero la cessazione ininterrotta della convivenza e il passaggio in giudicato della sentenza parziale di separazione.
Inoltre, maggiore tutela per le vittime di violenza domestica e familiare, istituendo dei percorsi in presenza di “allegazioni di violenza domestica o di genere“.
Centrale l’interesse del minore
In primo piano l’interesse dei figli minorenni. Il criterio primario sarà la competenza territoriale, ossia le cause si svolgeranno nella residenza abituale del minore. Nel caso in cui non vi siano figli minorenni, il tribunale competente sarà quello del luogo di residenza del convenuto.
Peraltro, è previsto un “piano genitoriale” che illustri tutte le attività del minore: dal percorso educativo, alle attività extrascolastiche fino alle frequentazioni. Ciò aiuterà il magistrato a decidere sull’affido, sul diritto di visita e sul collocamento.
Istituzione di un nuovo tribunale
La riforma Cartabia introdurrà altresì un’ulteriore novità che consiste nell’istituzione del “tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie”. A tal proposito, si prevede anche la creazione di tribunali circondariali e distrettuali. Le succitate modifiche non sopprimeranno i tribunali per i minorenni che verranno inglobati in queste nuove articolazioni per valorizzare maggiormente la materia di competenza.
Fonte: Agi