La Festa dei Gigli secondo tradizione: la ballata degli obelischi incanta i nolani e i tanti turisti presenti in città
Questa mattina alle 9,00, secondo una tradizione millenaria, è scoppiata la “Gigliomania” a Nola con l’alzata degli obelischi e il trasporto degli stessi in piazza Duomo.
Alle 13,00 il Vescovo di Nola, Francesco Marino, accompagnato dalle più alte cariche militari, politiche e sociali del territorio, dinnanzi al Busto argenteo di San Paolino, ha benedetto i Gigli, richiudendo poi le porte dell’antico Duomo di città.
“Verso le ore 9. davanti ad ogni giglio si celebra la Santa Messa, officiata dal Vescovo di Nola. Subito dopo i gigli dal loro rione vengono trasportati a spalla in piazza Duomo. Qui, dopo essersi esibiti in una lunga e prolungata “ballata”, restano poi fermi per un breve periodo ai lati della stessa piazza. Verso le 13:00-13:30 il Vescovo dalla Cattedrale, seguito dal Busto d’argento di San Paolino portato a spalla da un gruppo di persone, benedice i gigli.
Con la solenne benedizione del Vescovo termina così la prima parte dei festeggiamenti.
La famosa sfilata per le vie della città comincia intorno alle ore 16.00 circa, con partenza da piazza Duomo e tocca le seguenti strade:
via San Felice, via Mozzillo, Piazza Collegio, via Ciccone, via T. Vitale, Piazza Immacolata, via Principe di Napoli, Piazza Marconi, via Principessa Margherita, via Senatore Cocozza, piazza Paolo Maggio, via A. Leone, via Merliano, piazza Calabrese, via Tansillo; quindi di nuovo via San Felice, via San Paolino, piazza M. C. Marcello e in ultima via C. De Notaris.
I gigli, in questo tradizionale percorso, fin dai tempi antichi, sfilano nel seguente ordine: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Barca, Beccaio, Calzolaio, Fabbro e Sarto.
Si tratta senza dubbio di un percorso molto difficile, poiché in ognuna delle strade suddette ci sono tante difficoltà da superare. Perché tutto riesca bene occorre, oltre ad una buona paranza, un bravo capoparanza, che, coadiuvato dai cosiddetti “caporali”, riesca alla fine col giglio a superare indenne alcuni di questi trabocchetti (“girata” di caparossa, ‘o vico de’ Monache, “Foro ‘o largo”, “for e carcere , o pésole alpino”, “for ‘o Salvatore , o palazza ‘a catena” ed infine o vico e Piciocchi“.
Centinaia di anni fa i gigli usciti dal vico di Piciocchi, vicolo strettissimo attraverso il quale, il giglio viene trasportato solo con le barre, poiché non c’ è spazio per i “varrielli”, cioè per i laterali e questo comporta una precaria stabilità all’obelisco, ritornavano di nuovo ai loro posti (abitazioni dei maestri di festa). Ora non più.
Quando l’ultimo giglio (il sarto) viene trasportato in piazza (di solito a mattina inoltrata) la festa si conclude” Fonte Wikipedia.
Chi scrive è stato ospite del sindaco di Nola Carlo Buonauro, questa mattina, a palazzo di Città laddove c’è stato il brindisi augurale e tanti ospiti, ognuno dei quali con la manifesta volontà di poter dire: “io c’ero”.
Abbiamo notato la piena solidarietà all’evento da parte dei Sindaci del territorio che hanno voluto esserci per manifestare la propria appartenenza alla Festa in onore del Santo Paolino, per il quale gli otto Gigli e la Barca hanno dapprima danzato per il centro di Nola e poi trasportati in Piazza sulle postazioni storiche, prima della benedizione ecclesiale.
Abbiamo notato la presenza del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, di suo fratello Massimiliano, Consigliere regionale, del Sindaco di San Paolo Bel Sito, Raffaele Barone, del Sindaco di Cicciano, Giuseppe Caccavale, accompagnato dal vice sindaco, Antonio Recetano.
C’era anche sua maestà il Re delle due Sicilie Carlo di Borbone, accompagnato dalla dolce figliola.
Tante altre persone, note nell’ambito della Festa dei Gigli, i cosiddetti “Giglianti”, non hanno fatto mancare la loro presenza per rivolgere al Sindaco Buonauro la loro gratitudine per il ritorno della Festa dopo 3 anni post lockdown.
Da sottolineare la massiccia presenza di forze dell’Ordine che hanno garantito, e che garantiranno anche fino a domattina, la presenza nei luoghi strategici del contesto urbano nolano per il controllo e il sostegno durante la “Ballata dei Gigli”.
Nota sicuramente non a margine, il piano sicurezza voluto, in particolare, dal primo cittadino con la presenza di ambulanze proprio sotto la casa comunale, pronte a qualsiasi intervento.
Non è rimasto inascoltato il grido di chi scrive, nei giorni scorsi, circa una intensificazione del piano di interventi straordinari legati alla sicurezza della Festa dei Gigli e, sottolineo, il Sindaco Carlo Buonauro, ha immediatamente risposto con i fatti al nostro grido d’aiuto.
Stamani abbiamo toccato con mano l’impegno profuso e la voglia di migliorare una delle più belle realtà quale la Festa dei Gigli, non a caso, patrimonio dell’UNESCO,
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