La drammatica storia delle cuginette di Caivano é davvero terribile, su Fanpage tutti gli agghiaccianti particolari. Ieri mattina arrestati i 9 stupratori tra cui 7 minorenni. Nel branco di stupratori vi erano anche due ragazzini, che le cuginette chiamavano fidanzatini e con i quali avevano avuto rapporti sessuali sotto minacce. Venivano minacciate di essere lasciate se non avevano rapporti sessuali con loro e che se non acconsentivano sarebbero finite in pasto al branco.
Gli inquirenti hanno rintracciato i video degli abusi che sarebbero stati numerosi per diversi mesi. Le violenze si sono interrotte soltanto quando il fratello di una delle ragazzine è venuto a sapere dei video e ne ha parlato coi genitori, che si sono quindi rivolti ai carabinieri per sporgere denuncia.
I particolari emergono dalle ordinanze emesse dal Tribunale di Napoli Nord (per i due maggiorenni) e dal Tribunale per i Minorenni di Napoli (per i 7 minorenni), che Fanpage.it ha potuto visionare, eseguite oggi dai carabinieri. Le accuse per gli indagati sono, a vario titolo, di violenza sessuale di gruppo e minacce; uno di loro, maggiorenne, è accusato anche di avere girato ad un altro indagato il video che ritraeva quest’ultimo e una delle cuginette, circostanza che i giudici inquadrano come “revenge porn”.
La piccola di 10 anni inizia a raccontare che nel mese di giugno conosce un ragazzo di 15 anni nella villa Comunale di Caivano. Subito dopo lui la contatta su Tik Tok e le chiede di uscire insieme. Lei accetta, ignara di quanto le sarebbe accaduto poco dopo. Il ragazzo la porta in una casupola abbandonata nell’ex isola ecologica, dove insiste per avere un rapporto sessuale e lei per paura di non vederlo più accetta. Dopo quell’incontro la ragazzina non lo contatta più e non risponde più ai suoi messaggi.
Qualche giorno dopo la ragazzina e la cuginetta di 12 anni vanno nella Villa Comunale, dove incontrano quel ragazzo con gli amici. E lui pretende un altro rapporto sessuale. Le due ragazzine vengono spintonate, portate nella stessa casupola abbandonata, derise e offese. I ragazzi prendono i loro telefoni e minacciano di romperli, prosegue il racconto, le chiamano “puttane”. Ad un certo punto avviene il peggio, tre ragazzi restano fuori mentre gli altri due violentano le cugine in aree separate della casupola.
Dopo altri due giorni, nuovo incontro casuale, sempre nella Villa Comunale di Caivano. E vengono di nuovo portate in quella casupola, dove vengono nuovamente offese, umiliate. Questa volta c’è anche un altro ragazzo, che si limita a guardare. Mentre lei subiva il rapporto sessuale, racconta la ragazzina, gli altri due violentavano la cugina.
Ci sarebbero stati altri quattro o cinque episodi analoghi, nei quali la la bambina di 10 anni si sarebbe sempre rifiutata ma sarebbe stata alla fine costretta. Credeva, dice, che facendo sesso il ragazzo si sarebbe potuto innamorare di lei.
Dopo quanto era accaduto le due cuginette decidono di spostarsi, di non frequentare più la stessa zona e di recarsi verso il campo di calcio comunale “Faraone”, nella zona “dei Cappuccini”, in via Armando Diaz. Vanno all’appuntamento con un altro ragazzo, fidanzato della 12enne. Ma lo trovano con tre amici.
Il giovane spinge a terra la 12enne, la minaccia: se non avesse fatto sesso con lui, avrebbe fatto vedere a tutti i video dei suoi incontri con quegli altri ragazzi. Poi spinge anche l’altra ragazzina, cerca di spogliarla, ma lei lo morde sul braccio e lo fa desistere.
In quel momento arriva un quarto ragazzo, amico del gruppo, che afferra la bambina di 10 anni, la porta in uno degli spogliatoi abbandonati e la violenta. I ragazzi poi le dicono di avere girato altri video, quando torna dalla cugina lei le riferisce di essere stata appena costretta ad un rapporto sessuale.
La 12enne racconta che il ragazzo che avrebbe violentato la cugina di 10 anni sarebbe stato lo stesso che, tempo prima, avrebbe indotto anche lei avere un rapporto sessuale, ciò risalirebbe al mese di maggio. Spiega di essere stata fidanzata con questo 15enne, che a quanto si evince “lavorava” in una piazza di spaccio con un bambino di 9 anni a fargli da palo. Lui l’aveva portata in una casupola abbandonata e aveva chiesto di fare sesso, lei si era rifiutata. E lui l’aveva minacciata: se non avesse ceduto, l’avrebbe lasciata. Dopo quella volta il rapporto si era comunque concluso perché lui aveva un’altra fidanzata.
Mentre la cugina di 10 anni era nella casupola lei, in due occasioni, era stata costretta ad avere un rapporto sessuale con due ragazzi per farsi ridare il telefono. La cugina, aggiunge, “era fidanzata” con quel ragazzo, ma “dalla casupola usciva solo piangendo”. (Fanpage)
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