Il fascino del libro-Patrick Dewitt: L’ uomo che amava i libri
Il fascino del libro-Patrick Dewitt-L’uomo che amava i libri-La consueta rubrica sulle novità letterarie
L’uomo che amava i libri Produzione letteraria decisamente degna di nota quella di Patrick Dewitt intitolata “L’uomo che amava i libri”, composta da 320 pagine e pubblicata dalla casa editrice Neri Pozza. L’autore nel suo nuovo libro narra la vicenda esistenziale di Bob Comet, bibliotecario ormai in pensione, che ha una vita alquanto triste e monotona. Infatti Bob non ha amici, nessuno gli telefona mai e se bussano alla porta è qualcuno che vuole vendergli qualche prodotto. Quindi il protagonista del libro non ho più voglia di avere rapporti intersociali, perché non gli interessa più minimamente il prossimo. L’unica cosa che l’uomo ama in maniera spropositata in questo periodo della sua vita, è l’adorata lettura. La casa di Bob infatti è pregna di libri con centinaia e centinaia di libri accatastati ovunque. Bob ha però un altro piacere nella sua esistenza e cioè quello di regalarsi lunghissime passeggiate senza avere mai una meta fissa e soprattutto dove non sono previsti contatti umani.
L’uomo che amava i libri -Ad un certo punto della vicenda letteraria Bob entrando in una Z-Eleven incontrerà una donna dallo sguardo assente, ferma davanti ai frigoriferi del negozio. La donna dall’aria smunta ha attaccato al collo un foglietto dove sopra è scritto:”Mi chiamo Chip e vivo al centro anziani di Gambellreed”.
Bob ricondurrà la solitaria donna alla residenza per anziani ma al centro leggerà anche un volantino, che invita le persone a dedicarsi al volontariato. La straordinaria occasione sarà per Bob l’ultima possibilità di riconciliarsi con il proprio passato e con il mondo mediocre degli umani. In questo modo l’uomo cercherà anche di arginare la tristezza, che porta ancora nel cuore, di un amore ormai perduto. Libro molto accattivante e che scorre via veloce quello di Dewitt, dove viene messo sotto la sua personale lente d’ingrandimento, i piccoli momenti di dolcezza ma anche di amarezza della cosiddetta vita ordinaria. Da registrare che il testo è intriso di un humor assolutamente coinvolgente. Il libro è consigliato a tutti coloro, che prediligono la narrativa d’introspezione psicologica. Ma anche a quei potenziali lettori che credono, che i libri in qualche modo, possano salvare la vita degli esseri umani!