Intelligenza artificiale: “chat GPT”, più rischi o vantaggi?

Intelligenza artificiale: con chat GPT si chiude un mondo ma se ne apre un altro

Si chiude un mondo ma se ne apre un altro, è questo quello che si può immaginare con il sempre più massiccio utilizzo dell’intelligenza artificiale e della “chat GPT”

Ne parliamo con Roberto Conigliaro,  esperto di intelligenza artificiale oltre che giornalista. In particolare modo Conigliaro utilizza  il sistema GPT di OpenAI, per elaborare prompt e richieste al fine di generare contenuti e migliorare il posizionamento dei siti web sui motori di ricerca.

Si parla sempre più di frequente di intelligenza artificiale ed in particolare di ChatGpt. Ma di cosa si tratta nella sostanza?

L’intelligenza artificiale esplosa a dicembre trova la sua massima rappresentazione nel sistema della rete neurale in Chat GPT di OpenAI. Le reti neurali artificiali sono modelli algoritmici computazionale ispirati al funzionamento del cervello umano. Grazie alla loro enorme capacità di calcolo elaborano e identificano schemi e relazioni tra i dati fornendo output in base alle informazioni acquisite, generandone di nuove.

Tuttavia il termine intelligenza artificiale è fuorviante. In realtà si tratta di intelligenza generativa. Gli output quindi le risposte agli input e alle richieste, sono il prodotto della ricombinazione statistica dei dati che già possiede la rete neurale e che è in grado di processare. Per fare un esempio, il computer animato da una rete neurale è stato in grado di sconfiggere Kasparov nel 1999, il campione mondiale di scacchi di allora, non perché era più intelligente di Kasparov ma solo perché il numero di combinazioni dei 32 pezzi sulle 64 case della scacchiera è compreso fra 10 elevato a 43 e 10 a 50 mentre la dimensione dell’albero delle mosse sia pressappoco di 10 elevato a 123. Fonte Wikipedia.

L’intelligenza umana è istintiva, empatica mentre l’intelligenza artificiale è statistica e quindi è in grado di processare molto meglio dell’intelligenza umana le quasi infinite variabili della prima mossa di scacchi e a seguire le altre. Ha capacità di calcolo molto superiori a quella del cervello umano, ma non è intelligente

Quali sono i plus di questa nuova tecnologia e in quali ambiti andrebbe maggiormente applicata ?

Quella dell’intelligenza è una tecnologia che trova ambiti di applicazione in moltissimi campi c’è però un dato da prendere in considerazione: è una tecnologia che è meglio applicata da chi possiede già le informazioni tecniche di base attinenti alla propria funzione, mansione, capacità e lavoro. Mi spiego meglio, se io sono un avvocato posso essere in grado di addestrare GPT per la produzione standardizzata di documenti giuridici da utilizzare per pratiche diverse.

Stessa cosa se sono un ingegnere, un architetto, un copywriter, un programmatore ecc. Posso fargli generare porzioni di codice sulla base di una richiesta specifica anche senza saper nulla di linguaggio informatico. Ma è un’illusione pensare di poter interrogare chat Gpt, per ottenere la soluzione ad un problema. Inoltre i dati che processa e l’informazione che genera devono comunque essere sempre verificate perché i dati possono essere esatti, ma se non ne trova abbastanza la produzione dell’output avverrà producendo su base statistica la migliore associazione possibile, ma non necessariamente vera.

Si sta creando un clima di preoccupazione sociale rispetto a questo argomento. È vero che tanti posti di lavoro sono a rischio?

La preoccupazione sociale circa la perdita di posti di lavoro può essere giustificata nella misura in cui effettivamente chat GPT sta rivoluzionando e rivoluzionerà sempre di più il mondo del lavoro e alcune professioni. Chat GPT e le altre Intelligenze Generative aumenteranno la capacità produttiva delle singole professioni, velocizzerà i tempi di produzione del lavoro e ne aumenterà la qualità. Sostanzialmente sì, siamo in presenza di un cambiamento così come ce ne sono stati molti altri nel corso della storia dell’evoluzione tecnologica. Siamo immersi in una rivoluzione, su questo non ci sono dubbi, ma pensare di potere fermare GPT o impedire di utilizzarla per la paura di impoverirci tutti è una falsa pista.

L’AI generativa rivoluzionerà il mondo del lavoro, cancellerà alcune professioni e ne creerà di nuove così come è sempre stato. Ma se è un avvocato, un architetto un ingegnere, pensa di potere sostituire la propria segretaria, assistente collaboratore va incontro ad un errore clamoroso.

È di questi giorni la cronaca di un avvocato americano che nell’imbastire la difesa di un suo assistito, ha chiesto a chat GPT di fargli l’elenco dei precedenti giuridici già state trattati da tribunali americano.

Nessun evento riportato eta mai avvenuto. Il chatbot ha preso alla lettera la richiesta e si è inventato tutto, fino all’ultimo dettaglio. Compresi tribunale e nomi dei giudici che hanno emesso le sentenze, i numeri di registro e le date. Lo scrive il New York Times. L’avvocato non ha verificato e ha sostanzialmente prodotto una falsa prova.

È la dimostrazione che GPT non è un motore di ricerca e non è intelligente, non dice obbligatoriamente la verità. L’output generato, qualunque output, deve comunque essere sempre verificato.

Quali sono, al contrario, le opportunità che ChatGpt può offrire al mondo del lavoro?

Opportunità di lavoro create da chat CPT ce ne sono diverse. Si sta affermando la figura del prompt manager, cioè di colui che è in grado di elaborare prompt quindi richieste verticali sulla base di conoscenze e impostazioni che hanno però una finalità ben precisa. È uno strumento che può essere usato ad affiancamento dei servizi di Customer service nelle aziende.

Inoltre può essere utilizzato ad affiancamento della gestione dei processi produttivi, per esempio, per quel che riguarda la produzione grafica, informatica o giornalistica. Penso all’automatizzazione dei Comunicati Stampa ad esempio. Chat GPT è uno strumento che entra nelle nostre vite e si presta a numerosissimi compiti di supporto per le attività più svariate. Penso all’assistenza sanitaria: ChatGPT può essere utilizzato per creare chatbot in grado di fornire informazioni sui sintomi, sui trattamenti e fornire supporto ai pazienti, da far verificare comunque dal medico.

Non c’è un limite ma è necessaria competenza, formazione e fantasia.