Infermiera accoltellata a Roma, fermato marocchino 45enne, un ex compagno della donna, il sospetto omicida. Rossella Nappini, infermiera di 52 anni, é stata trovata il pomeriggio del 4 settembre 2023, uccisa da 20 coltellate, nell’androne del suo palazzo, in via Giuseppe Allievo al civico 61, una traversa di via Trionfale, in zona Monte Mario, ad ovest di Roma. Il corpo della donna pieno di sangue, é stato trovato nell’androne da due studenti che vivono nella stessa palazzina e che hanno allertato subito la polizia.
Nella notte di ieri é stato fermato l’uomo marocchino che in passato avrebbe avuto una relazione con la vittima. Ora é nel carcere romano di Regina Coeli con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Rossella conosceva l’uomo in quanto aveva eseguito dei lavori in casa sua. Nel corso della relazione Rossella era stata anche vittima di stalking ma non aveva mai denunciato. Il 45enne é stato visto scappare da una finestra dopo il sospettato omicidio, ma questi dettagli sono ancora da appurare e la dinamica della tragedia é ancora al vaglio degli inquirenti. Non si conoscono ancora con precisione tutti i dettagli ma la donna é stata uccisa da 20 coltellate e con una lama almeno lunga 10 centimetri, arma che gli agenti stanno ancora cercando in zona. Infatti non si sta perlustrando solo l’appartamento della donna ma anche le zone limitrofe all’abitazione.
Rossella Nappini aveva 52 anni ed era un’infermiera del San Filippo Neri. Viveva da separata con la madre 80enne e due figlie, nell’appartamento del palazzo dove é stata trovata uccisa. La donna era molto attiva in campo sindacale, sosteneva molto il suo ospedale soprattutto quando rischiò la chiusura ed era anche un’attivista contro il femminicidio.
“Questa volta non sono riuscita a salvarti” le drammatiche parole della sorella della vittima.
Su SkyTg24 il messaggio del San Filippo Neri diffuso sui social:
“È stata uccisa una donna, ancora una volta. Questa donna era una nostra infermiera, era parte integrante della nostra comunità ed è doveroso che tutta la Asl Roma 1 si unisca simbolicamente nel cordoglio e nella espressione di ferma condanna della violenza, in ogni sua forma”, ha scritto sul suo profilo Facebook l’ospedale San Filippo Neri, aggiungendo che “un femminicidio non è mai solo un episodio di cronaca. Per questo non dobbiamo mai cedere alla banalizzazione di un simile dramma ma restare vicini a questa famiglia e a quella di tutte le vittime. Non esistono motivazioni reali per simili gesti, si tratta di una barbarie che dovrebbe farci riflettere e vergognare tutti”.
Un altro nome si aggiunge alla triste e drammatica lista di donne uccise quest’anno in Italia: siamo a 78.
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