Focus Azzurro-Napoli:Lecce-Il tempo di cambiare!-La consueta rubrica del giorno dopo
Il tempo di cambiare!-La comitiva Calzona, riesce nel difficile compito di pareggiare per 0-0 anche l’ultima partita interna contro il Lecce e conclude nel peggiore dei modi una delle più brutte stagioni, che si ricordi in terra. Il Napoli quindi fa’ l’ultimo sgarbo ai propri tifosi, uscendo fuori anche dalla Conference League. Ma adesso soffermiamoci sul contributo (minimo) dei calciatori azzurri. Inattivo Meret, che si limita a presidiare serenamente la propria porta e a guardare malinconicamente da lontano i propri compagni di cordata.
Il Capitano concede qualche flebile segnale di risveglio, ma rimane comunque molto lontano dall’ottimo terzino propulsivo, ammirato nell’era Spallettiana. Reattivo ma confusionario Oliveira che avrebbe a un certo punto della gara, anche la palla buona per portare la squadra in vantaggio, ma la spreca malamente. Mediocre la gara della coppia centrale difensiva, composta per l’occasione da Ostigard e Jesus. Non trascendentale l’apporto agonistico del biondo Ostigard, che si limita a sorvegliare il proprio comparto senza eccellere più di tanto. Volitivo Jesus che però francamente non trasmette mai sicurezza, risultando spesso in affanno, nei confronti delle veloci incursioni avversarie.
Abulico Anguissa, si muove come un fantasma in mezzo al campo, essendo negativo sia in fase di contenimento che in quella di propulsione. La sua peggior stagione da quando è sbarcato a Napoli! Lucido e razionale il Mago Lobotka, che però viene anche lui imbrigliato nella pessima giornata del reparto, andando spesso in difficoltà.
Meno sprintoso del solito Politano, che non salta più l’uomo come un tempo. L’esterno napoletano cerca inizialmente di muovere la dama, ma si accorge prestissimo, che le pedine azzurre sono praticamente immobili. Inconcludente Simeone, che appare uno dei calciatori maggiormente involuti di questa stagione. L’argentino non riesce mai ad essere pericoloso, finendo tristemente il proprio Campionato.
Francamente non determinante il contributo dei subentrati, con un’unica menzione di merito per Ngonge, che perlomeno aggiunge un po’ di sale all’insipida pietanza azzurra. In definitiva quindi il Napoli perde la sua undicesima partita in 38 disputate e conclude la sua avventura annuale, coperto dai fischi del Maradona. Questa stagione sarà ricordata sicuramente, come una delle più fallimentari della Società Calcio Napoli! Soprattutto perché venivamo da uno scudetto vinto in maniera maestosa, che non è stato assolutamente onorato. Ma si sa che nella vita come nel calcio, non ci si può abbandonare ai ricordi! Adesso ADL dovrà nominare al più presto un nuovo allenatore, per poi fiondarsi sul mercato e ristrutturare completamente la squadra. Auspichiamoci solamente, che il lunghissimo periodo delle tribolazioni, sia finalmente terminato…
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