Il settimanale “Oggi” racconta Claudio D’Esposito: L’ambientalista che lotta contro le speculazioni edilizie
Claudio D’Esposito: l’ambientalista che ci mette la faccia
Claudio D’Esposito “ci mette la faccia” e prende le “mazzate”. Il 26 marzo 2023 il presidente del WWF della Penisola Sorrentina, ha subito un aggressione. L’esponente ambientalista, autore di numerose denunce contro le speculazioni edilizie sul territorio, è stato pestato a sangue e costretto al ricovero in ospedale al Santa Maria della Misericordia a Sorrento.
A denunciarlo fu l’ex procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, oggi parlamentare del M5S, nel corso di un suo intervento al Parlamento. La violenta aggressione sarebbe avvenuta a Sant’Agnello, rinomata località turistica della costiera sorrentina, in provincia di Napoli. A Sorrento in quei giorni si organizzò una manifestazione di solidarietà a sostegno di D’Esposito.
Secondo le prime ricostruzioni, si trovava in un condominio, ospite di una conducente, quando sarebbe stato colto di sorpresa. “Ad aggredirlo – secondo quanto riferito da De Raho – un soggetto già condannato in passato per associazione camorristica. Claudio D’Esposito da anni denuncia le violazioni all’ambiente”.
Claudio D’Esposito contro l’abusivismo edilizio
Il Settimanale “Oggi” della Rcs Periodici questa mattina dedica un articolo a Claudio d’Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno, protagonista di una vicenda di cronaca che l’ha visto finire in ospedale a causa di quelle che lui stesso nell’articolo ha definito “mazzate”. E di questo sarà la magistratura a occuparsi.
Del perché invece il rotocalco più diffuso in Italia, “Oggi” fondato nel ’39 da Angelo Rizzoli e diretto oggi da Carlo Verdelli, decide di inviare Sandro Orlando e Roberta Basile a Piano di Sorrento, per ascoltare Claudio d’Esposito. Claudio è un ex cartonista allievo di Bruno Bozzetto, cabarettista con Riccardo Mazzoli per la RAI, pioniere di quella tv per ragazzi che muoveva i primi passi tra gli anni ’80 e ’90. Si potrebbe sintetizzare con una semplice espressione: “Ci mette la faccia”.
Sono quasi trent’anni che Claudio d’Esposito ci mette la faccia e prende le “mazzate” per fermare l’abusivismo edilizio, il bracconaggio e la pesca di frodo nelle due costiere, quella sorrentina e quella amalfitana. Dove, purtroppo, molti tra noi si fermano all’indignazione e alle parole di circostanza, lui mette la faccia. Inoltre scrive le denunce, pagando spesso anche con l’isolamento e la macchina del fango. Ciò accade perché quando si toccano gli interessi economici di certe lobby il meccanismo, si mette in moto quasi spontaneamente.
Ma Claudio, come ha detto lui stesso qualche giorno fa dal palco del Teatro delle Rose a Piano di Sorrento, davanti ad una platea di studenti: “Io non sono Siani, Saviano né un magistrato. Sono un semplice cittadino che ha deciso di investire il suo tempo, le sue energie e risorse in una cosa in cui crede e che ama: la tutela degli alberi, degli animali, del mare, dei boschi, della campagna, delle montagna. In una parola della Natura!” Non a caso trentennale è anche l’amicizia che lo lega a Fulco Pratesi il fondatore del Wwf Italia.
L’amicizia che lega Claudio D’Esposito a Fulco Pratesi
Anche Fulco ci ha messo la faccia in tante battaglie quando l’ambientalismo era ancora agli albori. La stessa Elena Croce, altra pioniera, figlia del noto filosofo, paladina della cultura militante e della difesa dell’ambiente, ci mise la faccia fondando poi Italia Nostra. Se desideriamo un mare pulito, delle città vivibili , se vogliamo realmente lasciare alle giovani generazioni ecosistemi sani e non malati, dobbiamo metterci la faccia. Non è più tempo, come scriveva Mario Pannunzio, primo direttore di Oggi, nel 1966, di “un linguaggio disossato, enigmatico, conciliante”. Occorre un linguaggio forte e chiaro. Pretendiamo che le leggi a tutela dell’ambiente siano rispettate senza se e senza ma. La difesa della Natura deve essere al primo posto nella nostra Costituzione.