“Riconosciamo e presentiamo ai sopravvissuti agli abusi sessuali nella nostra Chiesa una profonda, sincera e umile richiesta di perdono”. Queste le parole di José Ornelas Carvalho, capo della Conferenza episcopale portoghese, pronunciate il 20 aprile a Fatima, importante meta di pellegrinaggio cattolico. La messa del perdono è stata organizzata dopo la pubblicazione, a febbraio, del rapporto di una commissione indipendente che ha rivelato che quasi 5.000 bambini sono stati abusati dal clero cattolico dal 1950.
Le testimonianze
Antonio, 70 anni, è tra coloro che hanno testimoniato davanti alla commissione. Ha subito abusi sessuali tra i 10 e i 12 anni. Raccontando il suo calvario, ricorda che una volta un sacerdote gli disse di confessarsi prima della messa, subito dopo aver abusato di lui: “Ero io il peccatore – racconta Antonio -. L’ipocrisia nella Chiesa cattolica è enorme. Oggi ne parlo ovunque, senza vergogna, con coraggio. Sta a noi avere il coraggio e a loro vergognarsi”.
Filipa, 43 anni, ha testimoniato davanti alla commissione. È stata violentata da un sacerdote all’età di 17 anni e ha deciso di denunciarlo tre anni fa per evitare ulteriori abusi. “Il Vaticano ha detto che il caso era chiuso perché già prescritto, e che io ero l’unica vittima conosciuta di questo prete. Io non conto – dice Filipa -. Ecco perché il sacerdote è ancora attivo. Sono caduta in depressione, ho anche tentato il suicidio”. Filipa ha fondato un’associazione, Coração Silenciado, per aiutare coloro che non ce l’hanno fatta a rompere il silenzio.
Dopo la pubblicazione del rapporto, diversi membri del clero, accusati di abusi sessuali su minori, sono stati messi sotto inchiesta e temporaneamente rimossi dal loro incarico. Tuttavia, alcuni continuano ad esercitare le loro funzioni. (it.euronews)
Come si é svolta la mattinata di Papa Francesco
La mattina di Papa Francesco é iniziata alla Nunziatura apostolica, dove risiede, e dove ha celebrato la Messa in privato. Poi Francesco si è spostato in auto all’Universidade Católica Portuguesa di Lisbona. Prima di lasciare la Nunziatura, papa Francesco ha incontrato un gruppo di 15 giovani pellegrini dall’Ucraina accompagnati da Denys Kolada, Consulente per il Dialogo con le organizzazioni religiose presso il Governo ucraino. Ha ascoltato le loro storie e ha rivolto ai ragazzi alcune parole, manifestando la sua vicinanza, “dolorosa e di preghiera”. Al termine dell’incontro il Papa e i ragazzi hanno recitato insieme il Padre Nostro, con il pensiero rivolto alla “martoriata Ucraina”. (Fanpage)