Il grande successo di “Mare Fuori” ha portato Carmine Recano da Secondigliano al grande schermo
Carmine Recano con “Mare Fuori” è arrivato il successo
Carmine Recano, protagonista di “Mare Fuori” è partito da Secondigliano ed oggi è un attore di successo. Attore, 42 anni, nato a Napoli , cresciuto a Secondigliano. E’considerato uno degli attori più belli e affascinanti del panorama cinematografico italiano. Non tutti sanno però che Carmine ha visuto in prima persone delle realtà che hanno messo a dura prova il suo percorso di vita.
Nel suo quartiere, il clan Di Lauro a deteneva il predominio incontrastato e la piazza di spaccio, più grande d’Europa si trovava a due passi da casa sua. Vivendo in un contesto simile il rischio di fare scelte sbagliate era elevato. ” Io sono sempre riuscito a salvarmi- ha dichiarato in un intervista– Lo devo ai miei genitori sempre presenti e mi hanno educato con valori solidi, e alla recitazione. Mi ha permesso di trovare subito la mia strada. Da adolescente, ho visto molti miei amici finire sulla cattiva strada, un po’ come i personaggi di Mare Fuori. Le loro storie sono simili a tante persone”.
La passione per la recitazione è nata per caso. Lui stesso racconta: “Mi sono avvicinato a questo mondo per caso . A 16 anni accompagno un amico a fare un provino – classica storia (ride. ndr) – e mi notano. Mi convincono a fare il provino anche io, un’intervista in video. Dopo 15 giorni mi chiamano a mi invitano a sostenere un provino su parte. Da lì è iniziata la mia avventura. Si trattava di ‘Un giorno nuovo’, un film di Aurelio Grimaldi, regista di Mary per sempre, in cui protagonista femminile era Ida Di Benedetto”.
La carriera di successo di Carmine Recano
Nella serie di grande successo, “Mare Fuori”, interpreta un comandante di polizia penitenziaria, burbero ma buono. Diventa poi una sorte di “papà” per i giovani detenuti di Nisida. Nella vita reale Recano è padre di due figli. Il suo mantra è.”Dietro l’errore di un ragazzo, c’è sempre lo sbaglio di un adulto”.
La serie Tv di cui è protagonista è diventata un fenomeno sia per gli ascolti sia per la pubblicità che si è sviluppata intorno al cast. Il tema principale della serie è l’Amore. “Mare fuori” è un affresco realista della vita, concentrata e carica di drammi, all’interno dell’Istituto di pena minorile di Napoli, ispirato liberamente al vicino carcere di Nisida.
Carmine Recano , nella sua lunga e fortunata carriera, è passato dal cinema alla tv, al teatro. Dopo il film con Grimaldi, la sua carriera diventa subito in discesa. Lo nota Ozpetek, che lo fa recitare in “Le Fate Ignoranti“, “Napoli Velata“, “La Dea Fortunata“, “Un giorno perfetto“, e “Mine Vaganti“. Inoltre il 42enne è stato anche un modello per diverse campagne pubblicitarie. La popolarità arriva invece con la fiction Capri, in onda sul piccolo schermo.
Tra i suoi film preferiti, dice, ci sono le opere neorealiste di Francesco Rosi e Nanni Loy, di cui consiglia molto Scugnizzi (1989), ambientato proprio nel riformatorio di Nisida: “È un film poetico, toccante, stupendo: credo che “Mare Fuori”gli debba molto”. Recano dichiara che si aspettava il successo della serie:
“In un certo senso sì, perché parla in modo sincero ai giovani dei temi che li riguardano – cose universali come l’amore, l’amicizia, il confronto con la famiglia –, e lo fa con un linguaggio diverso dai soliti prodotti nostrani: il dialetto permette tutta una serie di sfumature che avvicinano di più alla verità delle cose”.
L’attore napoletano ha riflettuto molto prima di accettare la parte del capitano nella fortunata serie. Per un napoletano recitare in un contesto criminale che riguarda la sua città, non è facile.
«Quando mi arrivò la prima proposta di girare una fiction sulle carceri, istintivamente risposi di no.-Ha Dichiarato Recano– Il mercato è saturo di queste storie, e poi noi napoletani siamo nauseati dal fatto che la nostra città venga sempre accostata a questo immaginario. Poi però ho letto la sceneggiatura, dalla quale emergeva che siamo proprio noi grandi ad alimentare questa situazione. Quando un ragazzo sbaglia, dietro c’è sempre l’errore di un adulto».
Il successo di quest’uomo semplice , con valori di un tempo, cresciuto in un quartiere non facile, è la dimostrazione che c’è sempre una scelta ed una strada giusta da percorrere. Tutti possono riscattarsi e raggiungere obiettivi concreti senza dover ricorrere a sotterfugi o atti illegali. Non è la strada più facile da percorrere, ma di sicuro è quella più giusta che, nel tempo trasforma un ragazzo di quartiere, in un uomo pulito e rispettabile. Non per ciò che ha fatto, ma per l’impegno con cui ha raggiunto gli obiettivi prefissati.