Focus Azzurro-Napoli:Barcellona-Il cuore del Napoli
Focus Azzurro-Napoli:Barcellona-Il cuore del Napoli-La consueta rubrica del giorno dopo
Il cuore del Napoli-La comitiva Calzona pareggia per uno a uno contro il Barcellona in Champions, riuscendo a dare anche qualche segnale di lieve miglioramento. Il Napoli è uscito indenne da una partita, che era diventata ad un certo punto molto complessa. Infatti la formazione partenopea nel primo tempo ha subito la veemenza del Barca, con Meret che ha dovuto compiere gli straordinari. Gli azzurri sono poi venuti fuori nella ripresa, con un gol del redivivo cavaliere mascherato, in arte Osimhen, rete che ci lascia qualche speranza per il passaggio del turno.
Ma ora addentriamoci nei meandri della partita azzurra.
Brillante la prova di Meret, che soprattutto nel primo tempo chiude la saracinesca alla sua porta, sui tiri insidiosi di Pedri e Lewandowski. Il portiere azzurro non può onestamente nulla sul gol del vantaggio blaugrana. Appena mediocre la prova degli esterni bassi Di Lorenzo e Oliveira. Il Capitano anche in coppa conferma la sua fase involutiva, non riuscendo mai ad essere propulsivo e soffrendo in maniera esponenziale la dinamicità del suo diretto antagonista Pedri. Timida la gara di Oliveira cerca in qualche modo di darsi da fare, ma anche lui soffre le pene dell’inferno, per contenere il bimbo prodigio Yamal.
Il cuore del Napoli-Altalenante la prova della coppia centrale difensiva composta da Rrahmani e Jesus.
Titubante Rrahmani che come diciamo da tempo ha perso l’antica sicurezza. Infatti il centrale azzurro balla in continuazione, con la musica cantata ad arte, dai due splendidi tenori Lewandowski e Pedri. Molto meglio Jesus, che gioca una partita tonica e di grande personalità, finendo per essere uno dei più brillanti in assoluto della combriccola napoletana.
Ondivaga la partita del centrocampo azzurro.
Parte decisamente male Zambo-Anguissa, soprattutto perché la sua endemica lentezza, non gli consente di arginare la verve della mediana avversaria. Zambo riesce però nella ripresa a ritrovare un passo più consono alla sfida, aiutando la squadra soprattutto in fase propulsiva. Serata da incubo invece per Cajuste, Gundogan lo porta a spasso come un bambino nel parco, il centrocampista azzurro dimostra di non essere adatto a gare di questo prestigio. Lucido e razionale il Mago Lobotka che non gioca una partita esaltante, ma riesce a rimanere calmo nei momenti topici dell’incontro, cercando di indirizzare per il meglio la squadra.
Il cuore del Napoli-Sottotono la prova della linea avanzata.
Spuntato Politano che purtroppo per lui, si trova ad essere contrastato da un terzino di livello mondiale come Cancelo, che tiene a bada l’esterno azzurro sia con le buone che con le cattive. Brutta la partita di Kvara che tenta qualche specialità della casa ma purtroppo con scarso successo, perché viene puntualmente raddoppiato se non triplicato, dai tenaci difensori avversari. Kvara è uno degli azzurri che sta pagando di più, gli sforzi fisici e psicologici conseguenti allo scudetto vinto.
Il georgiano deve anche imparare che anche lui può essere sostituito, perché non si chiama Diego Armando Maradona!
Decisamente non performante l’apporto dei subentrati, con uniche note di merito per Traore e Lindstrom, che hanno regalato porzioni di talento alla formazione azzurra. Concludendo quindi si può tranquillamente asserire, che il debutto in panchina di Calzona può essere considerato discreto. Al nuovo tecnico napoletano, arrivato in città da pochissimi giorni, onestamente non si poteva chiedere di più. Il solo fatto che Calzona abbia capito subito, che questa squadra per il potenziale tecnico che possiede, deve giocare con il 4/3/3, sembra assolutamente un buon inizio. Altro punto a suo favore è anche quello di aver dichiarato, che il fulcro del gioco del suo Napoli dovrà essere Lobotka. Segnali precisi di un allenatore decisamente sveglio, che conosce la squadra e l’ambiente nel quale dovrà operare. Adesso però Calzona avrà maggior tempo per preparare i prossimi impegni. Auguriamoci solamente che il nuovo Mister usi questa fase, per apportare significativi ritocchi alla squadra e poterla finalmente rilanciare…