Ieri mattina Flash mob in via Chiaia per il Cinema Metropolitan
Ieri mattina organizzato dal deputato Borrelli un Flash mob in via Chiaia per il cinema Metropolitan
Ieri mattina in via Chiaia, è stato organizzato un Flash mob per protestare contro la chiusura del cinema Metropolitan. L’incontro è stato promosso dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli in collaborazione con il conduttore e speaker radiofonico Gianni Simioli. Secondo quanto riportato su NapoliToday, erano più di un centinaio le persone che hanno preso parte alla manifestazione. Presenti anche volti noti del cinema e dello spettacolo come Patrizio Rispo e Massimiliano Gallo.
Il discorso di Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra
“Dobbiamo difendere il nostro patrimonio, che è la cultura. Non esiste un territorio senza la sua cultura. A differenza di quanto pensa qualcuno, difendere questa sala non significare fare gli interessi di qualcuno, ma garantire ai cittadini il diritto alla cultura. Ho presentato una interpellanza in Parlamento sulla vicenda metropolitan e abbiamo immediatamente ottenuto un tavolo di confronto, inoltre il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha già annunciato che metterà un vincolo di destinazione al bene che non potrà essere trasformato in una sala bingo o un parcheggio”
“La vera risorsa della nostra città è la cultura”
Roberta Gaeta, consigliere regionale di Demos-Europa Verde, pone l’accento su una delle risorse più preziose della città partenopea. “La vera risorsa della nostra città è la cultura e noi dobbiamo difenderla fino in fondo. I cinema, i teatri, i luoghi di aggregazione, sono presidi di legalità. Dobbiamo fare di tutto per mantenerli aperti e renderli sempre più attrattivi, soprattutto verso i giovani, tenendoli così lontano dalla strada, dalla noia e dall’apatia che in loro fa crescere rabbia e violenza. Non possiamo consentire che questi luoghi vengano chiusi, soprattutto ora che Napoli è diventata un set a cielo aperto, riscoperta dalle più importanti produzioni cinematografiche nazionali e internazionali. Dobbiamo assolutamente vincere questa battaglia”
Il conduttore Gianni Simioli “Il Metropolitan è un simbolo della nostra città”
Anche il conduttore e speaker radiofonico Gianni Simioli, si pone in prima linea per difendere uno dei simboli più importanti di Napoli. “In Italia sono tanti, troppi, i centri culturali che stanno chiudendo. Il Metropolitan è un simbolo che si trova nel cuore della terza città d’Italia, ma il mio pensiero va anche ai tanti cinema e teatri di provincia, spesso gli unici presidi culturali di quei territori, costretti a chiudere. Spegnere lo schermo di un cinema, chiudere per sempre un sipario, significa togliere opportunità e occasioni alle persone, soprattutto ai giovani che saranno sempre più invogliati ad andare via dalla propria cittadina per trasferirsi nelle grandi città. Tutto questo non è accettabile”.
Presenti al Flash mob anche gli attori Massimiliano Gallo e Patrizio Rispo
Massimiliano Gallo ha così commentato: “Le sale cinematografiche rappresentano degli importanti presidi di cultura sul territorio, uno dei pochi luoghi di aggregazione rimasti in città. Nel nostro paese c’è un grave problema di desertificazione culturale e la chiusura del Metropolitan ne sarebbe l’ennesima dimostrazione. Una chiusura gravissima per tutta la città di Napoli e lo dimostra la grandissima partecipazione della cittadinanza alla manifestazione di stamattina, sintomo di un problema molto sentito. Questa sala non può chiudere e diventare l’ennesimo supermercato di cui non avevamo bisogno”.
Per l’attore Patrizio Rispo il cinema ha bisogno di rinnovarsi. “Bisogna portare avanti una lotta contro la spersonalizzazione delle grandi citta, che ormai si somigliano tutte e stanno lentamente perdendo quelle caratteristiche che le rendono uniche. Il cinema, che sta subendo la concorrenza delle piattaforme digitali, deve reinventarsi, ma intanto non possiamo permettere che chiudano tutte le sale, che invece devono tornare ad essere luoghi d’incontro, dove oltre a vedere i film gli spettatori possono dialogare con attori e registi, essere parte attiva di uno scambio, di un dialogo che produce cultura. Per questo siamo qui a difendere strenuamente il Metropolitan”.