Gigi D’Alessio è il cuore di Napoli a 30 anni dall’inizio della sua avventura.
Un napoletano che è riuscito a far rivivere in Piazza Plebiscito e in TV i fasti del bel canto, con tanta gente accorsa per festeggiare i
30 anni di attività artistica dello scugnizzo, gran cerimoniere di una serata magica.
D’Alessio è al massimo splendore, nella sua città, nella storica piazza gremita di gente come lo fu per
Pino Daniele, e come per il nero
a metà, anche Gigi è applaudito e osannato dai suoi fans.
In tanti sono saliti sul palco per onorare lo chansonnier napoletano, capace di svariare dai classici napoletani al rap ultra sound attuale,
ma anche di porre la comicità napoletana in primo piano, interloquendo con Alessandro Siani e con il duo Salemme-Casagrande.
E che dire del saluto di
Lorenzo Insigne, di Mara Venier, di Clementino, di Fiorello, di Francesco Merola, di Stefano De Martino, di Franco Ricciardi, di Eros Ramazzotti, di Fiorella Mannoia, di Vanessa Incontrada, di Achille Lauro, della maggior parte di nuovi volti e voci
napoletane per un continuo andirivieni sul palco e con il pubblico in visibilio.
E poi un momento di grande tenerezza con la presentazione di LDA e sentire Gigi D’Alessio dire: “Sono fiero di essere il padre di LDA”.
Durante la diretta RAI dell’evento è stata promossa la raccolta fondi straordinaria con il numero solidale 45592, lanciata dalla Fondazione Santobono-Pausilipon di Napoli, per accogliere e curare i bambini affetti da patologie gravi provenienti dall’Ucraina.
Anche questa è testimonianza d’amore e di reciproca appartenenza, Gigi D’Alessio e i napoletani, Napoli e Gigi D’Alessio per la pace
e la solidarietà tra i popoli. No War!
a fare il tifo per Gigi.
Nell’aere si è sentito dire che Gigi D’Alessio è il nuovo fenomeno nazional-popolare d’Italia.
Non è affatto così! Gigi è il napoletano d’eccezione figlio di una città che non ha eguali, un luogo in cui senti il bisogno di evadere,
di fare tutto ciò che altrove è impossibile.
Napoli malafemmena è questo che, chi scrive, ritiene si debba poter rappresentare, per meglio identificare una città da sogno.
E i figli di Napoli non sono figli del malaffare, come per tanto tempo si è voluto etichettare il territorio, i figli di Napoli sono genti come D’Alessio, capace con le sue intonazioni di mettere a nudo un popolo che nulla ha di simbiotico con gli altri.
Napoli è addore e mare!
E domani sera Gigi replica, ancora nell’intimità particolare del palcoscenico di Piazza Plebiscito, senza la RAI, ma insieme alla sua gente.
Vai Giggi’, Napoli ti ama.