“Fuori dal coro”: continua l’inchiesta di Giordano sull’assurda gestione della pandemia
L’inchiesta di “Fuori dal coro” sull’assurda gestione della pandemia
Continua l’inchiesta di “Fuori dal coro” di Mario Giordano: manipolazioni e occultamento di dati e menzogne sulla gestione della pandemia. Anche nella puntata di martedì 25 aprile 2023 Mario giordano ha parlato dei dati che stanno emergendo sulla catastrofica gestione della pandemia: dai dati falsificati dall’Aifa, alle reazioni avverse e l’aumento di mortalità tra i giovani.
“Fuori dal coro”: così hanno manipolato i dati sugli effetti avversi durante la pandemia
Tra le testimonianze troviamo quella di Maurizio Cara, un’antropologo, al quale il vaccino gli ha provocato una trombosi alla gamba destra. Una reazione talmente grave da dover amputare l’arto. Nell’intervista fatta da Marianna Canè (giornalista del programma) Cara ha dichiarato: “Nel giro di qualche giorno dopo la vaccinazione è emersa una trombosi. Alla fine sono stati costretti ad amputare la gamba destra”.
Nella email scritta dall’antropologo all’Aifa, il 27 maggio 2021 si legge: ” Desidero segnalare l’amputazione del mio arto inferiore. Non si parla abbastanza delle complicazioni legate a tale vaccinazione”. Cara è iscritto anche all’ordine dei giornalisti e questo preoccupa molto l‘Aifa. Tanto che alla fine decidono di non rispondere alla mail.
Il signore in questione ha un arto amputato, una vita rovinata ,non ha risarcimento e nemmeno una risposta. Nei documenti interni dell’Aifa la sua tragedia viene liquidata così:” Con tutto il rispetto per il suo dramma, ma molti sono morti e altri moriranno”. Così parlano dei danneggiati ,ma non è solo una questine di sensibilità, perchè nei documenti mostrati in trasmissione ci sono le prove che l’agenzia ha nascosto i rischi di trombosi legati alla vaccinazione. Rischi che pure si conoscevano da tempo.
La segnalazione dell’EMA all’AIFA
La giornalista mostra la segnalazione che l’agenzia riceve dall’EMA, dopo che si erano verificati 44 casi di reazioni avverse in diversi paesi. Era il marzo 2021 : due mesi prima della vaccinazione di Maurizio. “Il Rischio-beneficio deve essere considerato prendendo in considerazione la disponibilità di alternative e i dati epidemiologici locali”.
Così dice l’EMA ma all’Aifa questa mail non viene presa bene , tanto che un esperto dice:” Tanto varrebbe buttare via direttamente AZ”. E un altro aggiunge:” Rischia di rallentare drammaticamente il processo di vaccinazioni”.
Interviene anche il direttore generale Nicola Magrini, braccio destro di Speranza: “Si sta facendo un allarme drammatico”. I 44 casi di trombosi non vengono presi in considerazione per valutare il rischio. Anche il direttore minimizza e tutti all’Aifa sembrano più preoccupati di salvare il vaccino che le vite umane. “L’importante è non uvccidere il Vaccino”. Della sofferenza delle persone nessuno se ne importa.
Maurizio Cara dichiara alla giornalista:” non è stato giusto non dire ciò che stava avvenendo. Non tutelare le persone sostanzialmente: è un diritto costituzionale”.
Il grafico taroccato degli effetti avversi gravi
Marianna Canè mostra un documento ufficiale dove si parla di percentuali di effetti collaterali avversi gravi, attraverso un grafico. Attraverso la segnalazione di un esperto si è visto che il grafico è taroccato: le proporzioni sono sbagliate. Per dare l’idea che il numero di reazioni sono minori il cerchio piccolo, all’interno di un cerchio grande, viene rappresentato con proporzioni sbagliate. L’area non corrisponde all’11,9% ma a meno del 2%.
L’Aifa sa bene che il grafico è sbagliato in fatti in un documento ufficiale si dice:”L’area del cerchio delle manifestazioni non sia proporzionale, potrebbe essere più piccolo”. In pratica l’Aifa decide di modificare le proporzioni del grafico. Di fare un cerchio più piccolo per dare l’idea che gli effetti avversi siano di meno. Ma nella piccola area arancione volutamente taroccata, c’è anche il danno da vaccino di Maurizio che forse si poteva evitare.
“Qui il problema centrale è che lo stato è stato assente del tutto. Quindi , giustizia vuole, che in tanto se ne parli. E anche in questo mi pongo il problema che ancora non ci sia una giustizia. Un silenzio tombale.”
“La mortalità è sempre maggiore nei vaccinati”
Tante storie, tanti drammi provenienti da Regioni diverse del nostro Paese trasformati in banali numeri, statistiche finite sotto la voce “eccesso di mortalità”, un fenomeno che secondo l’Istat continua a interessare l’Italia anche nel 2022. Tragedie che hanno distrutto intere famiglie e di fronte alle quali il programma “Fuori dal coro”, condotto da Mario Giordano su Rete 4, si è posto una domanda:
“Può il vaccino anti-Covid, somministrato in massa alla popolazione italiana, essere in qualche modo responsabile di queste morti?”. Un quesito che la giornalista Raffaella Regoli ha posto al professor Alberto Donzelli, presidente della Commissione Medico Scientifica Indipendente (CMSI), che non ha nascosto le proprie perplessità in merito a quanto sta accadendo nel nostro Paese negli ultimi mesi.
Le telecamere di Fuori dal Coro hanno raccontato storie come quella di Anisa, scomparsa tra le braccia della madre: “Il giorno prima era stata al pronto soccorso ma l’avevano rimandata a casa – ha spiegato la giornalista Regoli – la ragazza aveva fatto due dosi Pfizer”. “Mia figlia sentiva mal di petto – ha raccontato la madre – l’abbiamo portata in ospedale ma le hanno detto che non era niente. A casa si è messa a dormire, poi l’ho sentita di colpo urlare e chiamare il mio nome. Ho capito che stava male, ho subito chiamato un’ambulanza”.
Le testimonianze documentate dei familiari di persone decedute dopo la somministrazione
Nel referto mostrato dalla donna alle telecamere si legge “arresto cardiocircolatorio in asistolia presente”. Ma come ha fatto una ragazza sana, alla quale non era mai stato diagnosticato alcun problema, a morire di colpo, in poche ore? “Dalla Gran Bretagna arriva un dato allarmante – ha spiegato Fuori dal Coro – secondo gli inglesi nei primi mesi del 2022 si registrano più morti soprattutto tra i vaccinati”.
Donzelli, ex dirigente sanitario, ha spiegato a tal proposito, mostrando i grafici: “La mortalità è sempre maggiore nei vaccinati, a maggio arriva a un 40% in più di morti tra i vaccinati con terza dose”. Anche nei dati europei, stando ai dati mostrati da Fuori dal Coro, la mortalità nei ragazzi tra 0 e 14 anni aumenterebbe a partire dall’autorizzazione delle prime vaccinazioni”.
Tra le ipotesi, secondo Donzelli, quella che la ripetizione degli inoculi possa aver portato “a una progressiva perdita di capacità di risposta del sistema immunitario.”