Fratelli d’Italia chiede le dimissioni dei vertici Rai a causa di Fedez
Fratelli d’Italia chiede le dimissioni dei vertici Rai a causa del monologo di Fedez
Fratelli d’Italia, dopo due giorni dal monologo tanto discusso di Fedez, al Festival di Sanremo, chiede le dimissioni dei vertici Rai. “In un paese in cui governa Fratelli d’Italia, si chiedono le dimissioni dei vertici Rai perchè un cantante, Fedez, strappa in diretta la foto del viceministro Bignami. Non una parola sul fatto che il viceministro in quella foto sia travestito da nazista. Tutto normale per chi ha busti di Mussolini nelle proprie abitazioni”. Questa la dichiarazione pubblicata sul suo profilo Facebook dal consigliere del movimento 5 stelle Gaetano Palumbo.
Il testo integrale del monologo tanto discusso di Fedez
Nel corso della seconda serata del Festiva di Sanremo 2023, il cantante Fedez, si è esibito in free style sulla nave Costa Crociere ormeggiata al largo di Sanremo, attaccando pesantemente il viceministro alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami. Nella sua esibizione Fedez, ha mostrato una foto del viceministro Bignami in divisa nazista, strappandola, una foto che risale al 2005 e sulla quale già erano sorte polemiche. Il viceministro allora si scusò e spiegò i motivi per cui indossava quegli abiti. Ecco il testo integrale del monologo:
“Uno sciacallo, un avvoltoio, un egocentrico entrano in un bar/ E il barista chiede: “Ciao Fedez, che cosa ti preparo?”/E’ il ritorno del coglione sulla traccia/ma quello a cui nessuno l’ha mai detto in faccia/che non è un fake/e non fa i video con la scaccia, got ya/Vieniti a prendere il perdono dalle mie braccia/Scendo da un catamarano con la carta in mano/Sono un Napoleone con la sindrome del nano/Dedico io quando venire bro, me lo preparo/Come Matteo Messina Denaro/Secondo a Sanremo con la vittoria dei Maneskin/free the nipple come Victoria dei Maneskin.
Frate non sei primo in niente/sei primo in Fimi/che nella vita tutto ha un prezzo, pure gli streaming/Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite/forse è meglio il viceministro vestito da Hitler/Purtroppo l’aborto è un diritto/si ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro/a volte anche io sparo cazzate ai 4 venti/Ma non lo faccio a spese dei contribuenti/perché a pestarne di merde sono un esperto/Ciao Codacons guarda come mi diverto/Vabbè sdrammatizziamo/Ho avuto il cancro e come un vero duro/sono andato in tele e ho pianto/Se penso a chi mi ha dato la forza/guardo in alto/è il ricordo di Gianluca che porto su questo palco.”
Dopo due giorni dal monologo, Fratelli d’Italia si scaglia contro la Rai
Secondo quanto riportato sul sito V:notizie i vertici della Rai sapevano del monologo di Fedez e del suo attacco al viceministro Galeazzo Bignami. L’assurdo è che nessuno avrebbe impedito al rapper di fare politica nel corso della sua esibizione sulla Costa Crociere. Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia ha così dichiarato: “In Rai tutti sapevano ma nessuno ha fatto nulla. Si sono così, resi di fatto complici del soliloquio politico di Fedez e del suo attacco ad un viceministro della Repubblica”.
“Il suo show sarebbe stato provato prima della ufficiale messa in onda”, ha dichiarato, citando La Verità. Si tratta di “dettagli inquietanti che stanno venendo fuori e che, se confermati o meglio non smentiti, dovranno necessariamente portare a un immediato chiarimento. Allo stato attuale emerge che il palco dell’Ariston si è trasformato, con il consenso e beneplacito proprio della Rai, in una tribuna elettorale“. Così continua e conclude Foti: “Chiediamo con fermezza che i vertici di Viale Mazzini spieghino esattamente le dinamiche della vicenda e agiscano di conseguenza con la massima tempestività. Oppure è evidente che qualcuno, incapace di garantire la pluralità del Servizio Pubblico, dovrà lasciare quanto prima il suo incarico“.
Il commento di Marco Lisei, senatore del primo partito d’Italia
Marco Lisei senatore di Fratelli d’Italia ha così commentato: “Gli scenari sono due. O un attacco alle istituzioni avallato dai vertici, che poi hanno mentito dicendo che non sapevano nulla, oppure la totale assenza di controlli e di controllo di quanto accade sulla tv pubblica”. Ha poi proseguito. “Non basterà una conferenza stampa per buttare la polvere sotto il tappeto questa volta, non basteranno le scuse, ma l’unico atto che ripristinerebbe il decoro del servizio pubblico sarebbero le dimissioni“, ha concluso.
La risposta del direttore prime time Rai, Stefano Coletta
“Solo nell’imminenza della messa in onda abbiamo saputo che Fedez non avrebbe più portato il testo che ci era stato consegnato da giorni, rifiutandosi di consegnare il nuovo. Noi controlliamo tutti i testi, anche quello dei segmenti minori, ma non abbiamo avuto in consegna nessun testo. Abbiamo ricevuto tutti i testi degli altri performer. Solo Fedez ha cambiato”, ha spiegato il dirigente.
“L’indicazione per tutti era di non fare mai riferimenti politici, seppure non ci fosse una par condicio nazionale, ci sono le elezioni regionali. Motivi per cui mi sono fortemente dissociato fin dall’inizio dall’azione di Fedez. Non ero a conoscenza che avrebbe strappato la foto di un viceministro”, ha sottolineato. Il Festival di Sanremo è un prodotto televisivo, e non è sempre il risultato di strumentalizzazioni politiche. Pensare che dietro ogni scelta ci sia una strumentalizzazione, davvero non è più civile. Quando si lavora a Sanremo si lavora al prodotto televisivo più importante. Ma è solo un prodotto televisivo”, ha concluso.