Dell’intera famiglia travolta dall’auto a Cadore nel Bellunese, ci sono le immagini del video dello schianto Rainews.it. Si vede la seconda auto andare a tutta velocità e dopo poco il rumore dello schianto. Il nonno, Lucio Potente, racconta “Camminavamo sul marciapiede in fila indiana e ho sentito solo un rumore, come di un missile ‘Fiuuuuuu’. Poi un silenzio agghiacciante e il sangue sparso ovunque – racconta il nonno ex portiere del Mestre Calcio –. Mia figlia Elena è disperata, non vuole più vivere, in un attimo le hanno tolto gli affetti più cari. Io sono un miracolato solo perché ero un pò più indietro per chiudere la fila e sorvegliare i miei due nipotini, uno nel passeggino e l’altro su una biciclettina”. (Il Resto del Carlino)
Il 6 luglio a Santo Stefano di Cadore nel Bellunese, una donna tedesca al volante di un’auto, travolge a tutta velocità una famiglia che stava passeggiando sul marciapiede. Nonno, nonna, padre e madre con bimbo di 2 anni.
Sono morti sul colpo: Marco Antoniello di 48 anni, falegname a Dese, e Maria Grazia Zuin di 65, ex dipendente dell’Ulss andata in pensione circa cinque anni fa, rispettivamente papà e nonna del piccolo Mattia di due anni morto poco dopo l’arrivo all’ospedale ‘San Martino’ di Belluno. Il bambino, soccorso sulla strada in condizioni disperate ma ancora in vita, è stato elitrasportato con l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore in ospedale.
I corpi sono stati ritrovati a circa trenta metri dal luogo del tremendo impatto. Elena Potente, 42 anni, moglie di Marco Antoniello, stava spingendo il passeggino con suo figlio Mattia ed ora è ricoverata in ospedale a Pieve di Cadore in stato di shock e con diverse ferite ma non è in pericolo di vita. Lucio Potente, 67 anni, molto conosciuto nel calcio dilettantistico dopo essere stato ex portiere in diverse società del Veneto, è anche lui ricoverato in ospedale perché colto da malore per aver visto i corpi senza vita dei suoi cari. Si è salvato il fratello di Mattia che in quel momento era leggermente distante perchè in bicicletta.
Le ipotesi che la donna tedesca fosse al cellulare mentre guidava l’auto si fanno sempre più veritiere. La donna, una trentenne tedesca, in stato di shock, è stata arrestata nel corso della notte con l’accusa di omicidio stradale plurimo.
L’interrogatorio nella caserma dei carabinieri si è svolto con il supporto di un’interprete. La donna è stata sottoposta ad esame tossicologico ed alcolimetrico. Sulla strada non ci sono segni di frenata e i testimoni hanno raccontato di un’Audi nera lanciata a forte velocità – alcuni parlano addirittura ampiamente oltre i cento chilometri orari – lungo via Udine, la strada regionale che conduce a Sappada. (Rainews)
Treviso detiene il primato degli incidenti stradali: 9 morti in 9 giorni. Una strage interminabile se si considera che ci sono già state 36 vittime dall’inizio dell’anno. L’ultimo a perdere la vita sull’asfalto è stato Manuel Bolzonello, 37 anni, deceduto sul colpo a Caerano San Marco. Sbalzato dalla sua moto dopo aver urtato una vettura. L’appello dell’associazione italiana familiari e vittime della strada: educare e sensibilizzare per fermare la conta dei decessi. (Rainews)
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