Dopo Milano e Torino anche Napoli avrà il “Tram Pizza”

Linea 20, tram del 1912

Arriva anche a Napoli il “Tram Pizza”

Dopo Torino e Milano, parte anche a Napoli una singolare iniziativa che trasformerà alcuni tram storici in “Tram PIzz”e “Tram Spritz” itineranti su rotaia. L’azienda De Luca, casertana, ha deciso di riconvertire alcuni tram storici e trasformarli in bar e pizzerie itineranti su rotaia. Se la cosa andasse in porto vedremo per la città queste pizzerie e bar viaggianti a partire dal 2024. Quindi in futuro si potrà gustare il prodotto più conosciuto e apprezzato della tradizione culinaria partenopea.

Si tratta dell’iniziativa “Tram Pizza”, che l’azienda De Luca sta portando avanti, ricalcando quella di Milano. In questa città, infatti, un vecchio mezzo con arredi in legno, permette di cenare a bordo con luci soffuse mentre si passa davanti ai luoghi più significativi come il Duomo, il teatro alla Scala, il Castello Sforzesco. Il menù è un pò costoso, ma su “ATMosfera, Tram Ristorante” vale la pena di salirci almeno una volta.

Ditta De Luca Cancello Arnone

I fratelli Antonio e Giovanni De Luca hanno acquistato tre tram, dismessi da tempo, dall’Azienda Napoletana Mobilità. Si tratta del modello CTI39K, risalenti al 1934 e saranno dotati di batterie che consentiranno la circolazione anche dove manca la la linea elettrica aerea. All’interno la ditta provvederà a riqualificare gli spazi per rendere  l’atmosfera adatta alla cena.

Tram del 1967.
Riviera di Chiaia

L’obbiettivo è quello di creare un “Tram Pizza”, dove poter gustare uno dei prodotti tipici della città mentre si attraversa la città. A Napoli gli itinerari possono essere ancora più suggestivi, come testimonia il nuovo turismo di massa che riguarda la città da un decennio.

L’accordo tra l’azienda De Luca e AMN è ancora in via di formalizzazione. In ogni caso se il progetto si realizzasse, hanno pensato ad un App per prenotare il proprio posto a bordo del tram. I tram avranno diversi impieghi: uno sarà dedicato, appunto, alla pizza, il secondo diventerà “Tram Spritz” e sarà dedicato agli aperitivi, il terzo, forse il più importante, sarà il “Tram Prevenzione Donna” e resterà in un presidio fisso. Sul “Tram Pizza”, dunque, ci sarà uno spazio per il forno e tavolini da 2 e 4 posti dove sedersi. I vagoni saranno, comunque insonorizzati e ci sarà, ovviamente, anche il bagno.

I clienti gusteranno una buona pizza o un aperitivo, seduti comodamente mentre il tram viaggia sui binari che partono dal parcheggio Brin e vanno da Poggioreale a Piazza Vittoria. Il colore dei mezzi non è stato ancora definito: l’ipotesi più probabile  è il verde in stile anni ’50 e ’60. Per gli interni si vocifera l’ipotesi di poltroncine in legno e moquette rossa. Stile vintage.

Il Tram Ristorante di Pietrarsa

Di particolare rilievo è da segnalare il progetto Vesuvio che ha trasformato un due esemplari di carrozze bar- ristorante di un treno storico, note come i “ristoranti popolari ” di terza classe. Vesuvio è il risultato di un accurato processo di revamping, con grande attenzione alla progettazione degli spazi e al recupero dei materiali originali. Le sedie riprodotte, fedelmente, negli intarsi, i tavolini illuminati da eleganti abat-jour, tende in tessuto pregiato rendono l’atmosfera magica per una cena. Molto caratteristico è il bancone-bar semicircolare posizionato a vista nella sala da pranzo e provvisto di panche imbottite e tavolini riprodotti fedelmente agli originali.

Progetto Vesuvio. Vagone ristorante. Bancone Bar semicorcolare nella sala ristorante

I tram che l’azienda AMN aveva messo in vendita, in realtà, erano quattro. Tre li ha acquistati la ditta De Luca, il quarto è stato acquistato da Stefano Di Martino, famoso Showman campano. Anche questo ultimo tram si trova in deposito negli stabilimenti della De Luca a Cancello Arnone. Chissà De Martino che progetti ha per questo suo “acquisto”…

Sia per i tram che per i vagoni dei treni siamo di fronte a progetti che incarnano l’esempio di una meravigliosa azione di recupero e di valorizzazione di un  pregiato rotabile storico.

La burocrazia per far approvare le modifiche apportate ai tram, è molto lenta.I mezzi dovranno rispettare tutte le norme, sia quelle di sicurezza che quelle di viabilità, oltre a quelle del settore della ristorazione.

Speriamo solo che i tempi non siano biblici e che il progetto si realizzi entro il 2024. I napoletani , purtroppo sono abituati alle attese lunghe alle fermate dei mezzi pubblici e per vedere la metropolitana più bella del mondo stanno ancora aspettando. Se tutto va bene si attendono anche 20 minuti una metro. Speriamo che con almeno questi ex mezzi pubblici, rivalutati, l’attesa non sia lunga , ma che, una volta tanto, i tempi siano rispettati.

 

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