Disabili: troppe dimissioni dal centro AIAS di Afragola
L’Associazione “La battaglia di Andrea” scrive al ministro, troppe dimissioni dal centro AIAS di Afragola
Troppe le dimissioni dei disabili dal centro AIAS di Afragola, una situazione insostenibile che rischia di mandare in tilt intere famiglie. L’Associazione “La battaglia di Andrea” decide di scendere in campo e di farsi sentire inviando una lettera al ministro Locatelli, La lettera é stata scritta di primo pugno dal Presidente dell’associazione Asia Maraucci e mamma di un bambino disabile. I disagi che ogni giorno sono costrette ad affrontare le famiglie con disabili non sono quantificabili ed è sicuramente opportuno informare le istituzioni di quanto sta accadendo ultimamente in ambito sanitario.
Il testo integrale della lettera
Questo il testo della lettera che Asia Maraucci ha inviato al ministro Locatelli e riportato su TvlaBussola: “Cara Ministro Locatelli, chi le scrive é la mamma di un bambino disabile, mamma e presidente di un’associazione “La Battaglia di Andrea“, che nel suo piccolo si batte su tutto il territorio nazionale per i diritti dei disabili. Le scrivo per metterla al corrente di un problema, anche se credo che lei già sia stata informata e sicuramente già si sta dando da fare. In questa lettera parole parlo da donna e la imploro da madre, una madre disperata che teme per la vita del suo piccolo e di altri bambini… si… per la vita, perché interrompere le terapie significa pregiudicare la loro vita.”
Sono i disabili e le loro famiglie le vittime di un sistema che non funziona
“Da quello che si sa, il centro presso il quale i nostri piccoli fanno le terapie, l’Aias di Afragola a quanto pare, ha superato il tetto massimo di bambini, e per questo, purtroppo per noi, é costretto a dimetterli…Noi siamo genitori, siamo mamme, non compete a noi conoscere queste cose o fare i calcoli dei vari tetti, ciò che compete a noi é semplicemente fare le mamme, il lavoro piú bello e duro del mondo, ma nel nostro caso, ancora piú duro. Se esistono dei tetti vanno rispettati. Per l’amor di Dio, non rispettare un tetto é sbagliato, ma probabilmente é ancora piú sbagliato creare un tetto non tenendo conto del numero effettivo di bambini disabili che hanno bisogno di cure e terapie, lasciandoli quindi in balia della disabilità che li cattura e affligge ancora di piú.”
Interrompere un trattamento terapeutico è devastante!
Il centro avrà anche sbagliato, ma questo suo errore, per noi e per i nostri figli é aria, ossigeno di vita, speranza di un domani migliore. Un domani, che proprio domani mattina potrebbe trasformarsi in incubo per le dimissioni improvvise. Purtroppo sono già arrivate a decine di bambini di questo centro, bambini rimasti ad oggi quindi senza terapie. “Lei che conosce molto bene l’argomento sicuramente è a conoscenza dei problemi che avrebbero i nostri bambini se fossero improvvisamente dimessi. Un altro centro, altri terapisti, facce nuove, cose che non fanno assolutamente bene ai bambini autistici; questo però nella migliore delle ipotesi… Nella peggiore resterebbero senza terapie per mesi se non per anni, date le liste d’attesa lunghissime. Immagini un bambino di 8 anni che fa terapia da 5 e che sta avendo dei buoni risultati.
La disperazione di una mamma che scrive a nome di tutte le mamme
Interrompere improvvisamente le terapie sarebbe una tragedia ed una regressione totale che gli pregiudicherebbe probabilmente la vita. Non solo, nello stesso tempo sarebbero stati sprecati cinque anni di soldi pubblici per le terapie già svolte, poichè andrebbe tutto perso. Noi le chiediamo aiuto Ministro, chiediamo un suo intervento che possa aiutare i nostri figli e possa dar loro speranza di un futuro migliore. Siamo certi che capirà la disperazione di una mamma che le scrive anche a nome di altre mamme.