La produzione delle auto elettriche bloccata dalla Volkswagen. Crisi nera, anzi nerissima. Il futuro delle auto elettriche si fa sempre più incerto, tanto che anche Volkswagen fa dietrofront e ne interrompe la produzione per un calo eccessivo della domanda. Il settore si sta rivelando troppo altalenante. C’è chi asserisce che il problema siano le poche colonnine presenti nel nostro paese, ma a questo punto le colpe possono essere molteplici.
Il settore delle auto elettriche non decolla, anzi rischia di fare marcia indietro. Nel nostro paese c’è una forte carenza di colonnine, inoltre i prezzi di listino di queste vetture risultano essere ancora troppo alti per le nostre famiglie. Intanto, la politica continua a imporre paletti e spinge verso tale settore. L’obiettivo è quello di eliminare la vendita di auto a motore termico entro il 2035. Una imposizione che rischia di essere inattuabile, visto che al momento le vetture a zero emissioni continuano ad avere un mercato fortemente altalenante. Se pensavamo che la crisi fosse ristretta solo al nostro paese, ci sbagliavamo di grosso, visto che in Germania la Volkswagen ha deciso di interromperne la produzione.
In realtà, c’era da aspettarselo, visto che già un mesetto fa la casa automobilistica tedesca aveva chiaramente parlato di una crisi dell’elettrico. Nello specifico, l’azienda ha interrotto la produzione di alcuni modelli a zero emissioni. Si fermano due stabilimenti presenti nel paese. Nello specifico, stop alla produzione di Cupra Born e Volkswagen ID.3 poiché la domanda è fortemente calata. Al momento, quel che sappiamo è che gli stabilimenti si fermeranno per due settimane, limitandosi alle attività di assemblaggio (per altro ridotte) dei due modelli a batteria del Gruppo Volkswagen.
Voci di corridoio affermano che al momento rimarrà attiva una sola catena di montaggio al fine di rallentare il lavoro. Proseguirà invece senza modifiche la produzione di Audi Q4 e-tron, Q4 Sportback e-tron, Volkswagen ID.4 e ID.5, almeno per il momento. Non ci è invece dato sapere cosa accadrà dopo questo stop, se verrà prorogato o se riprenderanno le attività di produzione.
È altro pesante colpo assestato alla sostenibilità. Dopo la debacle delle auto solari, con le aziende interessante che ne ammettono il flop e si concentrano su altro, arriva un’altra mazzata per l’economia green che faceva della mobilità uno dei must imprescindibili per un mondo più ecosostenibile. E dire che proprio qualche settimana fa avevamo invece raccontato dalla coraggiosa decisione da parte di Volvo di dire addio ai motori diesel interrompendone la vendita già a partire dal prossimo anno.
La decisione di Volkswagen merita comunque tutta l’attenzione del caso, visto che parliamo di una produzione che rappresenta il 70% del suo specifico settore, quello delle auto elettriche, appunto. Come dicevamo, le motivazioni sono da imputarsi al netto calo della domanda per i due modelli prodotti dall’azienda tedesca. C’è da chiedersi come mai questo drastico calo della domanda. Anche in questo caso i motivi della contrazione sono abbastanza chiari. Gli incentivi in Germania per l’acquisto di auto elettriche si sono ridotti sensibilmente e in alcuni casi spariti del tutto.
Nel paese infatti gli incentivi destinati ai privati passeranno da 4.500 a 3.000 euro a partire dal 1° gennaio 2024. Inoltre, dallo scorso primo settembre il Governo ha smesso di erogare il bonus per l’acquisto di auto elettriche. Insomma, una reazione a catena che ha portato a una inevitabile diminuzione della domanda da parte dei tedeschi. Si tratta di un problema non da poco che va a ripercuotersi anche sul mondo del lavoro, visto che l’azienda ha dovuto tagliare ben 296 posti di lavoro.
E già si sa che i contratti non saranno rinnovati. Attualmente, più di 2.000 persone lavorano nello stabilimento con contratti a termine, su un totale di circa 10.700 dipendenti. Sicché sussiste la fondata preoccupazione che altri dipendenti precari possano essere soggetti a tagli.(Quattroruote)
Non viene menzionato ma è lecito supporre che il rischio intrinseco a tali veicoli, che è oramai evidente, abbia rivestito un peso importante nella disaffezione verso i veicoli sostenibili. I veicoli elettrici sono stati oggetto di più di un articolo da parte nostra, per le arcinote criticità, dal rischio dell’autocombustione delle batterie al litio di auto e persino biciclette, alla vita propria che talvolta sembrano avere, intrappolando le persone all’interno, anche in movimento. La rivoluzione green dell’Unione Europea, la follia che prevede il passaggio al full electric dal 2035 e la contestuale eliminazione della produzione e della vendita di auto a motore termico, ovvero a benzina e gasolio, potrebbe – auspicabilmente – rivelarsi un vero flop. (Paragone.it)
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