Ancora malori improvvisi che non danno scampo da nord a sud della nostra penisola.
AVELLINO- La città di Avellino piange incredula la scomparsa di una sua giovane concittadina. Clelia Valentino, di 38 anni, è venuta a mancare improvvisamente, ieri, a causa di un malore che non le ha lasciato scampo.
Molto attiva nel sociale, era anche tra le “bandiere” della comunità religiosa della Chiesa del Santissimo Rosario. I funerali della giovane donna, si terranno oggi alle 16:00 presso la “sua” Chiesa del Rosario.
CASERTA- Lutto in due comunità del Casertano, Carinola e Cellole, per la morte improvvisa di Luigi Sorreca. L’ex preside della scuola ha perso la vita dopo pranzo, lo scorso weekend.
L’uomo è morto a causa di un malore che non gli ha lasciato scampo. Come riporta Macronews, l’uomo, 66 anni, stava passando il weekend nella sua casa di San Donato di Carinola quando domenica 2 aprile il suo cuore ha smesso di battere improvvisamente.
Inutili sono stati i tentativi di rianimazione. Sorreca è stato presidente della scuola si Carinola l’istituto comprensivo “Serao-Fermi”. Il corpo docente ha espresso sentire condoglianze nei confronti dell’uomo che nel 2018 era andato in pensione dopo 40 anni di carriera. Lascia la moglie e due figli.
Il comitato dei genitori dell’E. Fermi ha scritto: “Il comitato dei Genitori esprime la propria vicinanza alla famiglia dell’ex dirigente scolastico dell’I.C. Serao Fermi di Cellole. Una persona a modo e collaborativa, sempre aperta al dialogo con le famiglie ed i docenti. Il comitato conserva tanti bei ricordi che lo hanno visto camminare fianco a fianco alle famiglie cellolesi ed agli alunni, durante il periodo del suo incarico nella nostra scuola. Buon viaggio prof. Luigi Sorreca”.
BERGAMO – Nonostante i soccorsi tempestivi, non c’è stato purtroppo nulla da fare per un uomo di 48 anni che nella mattinata di ieri, lunedì 3 aprile, si è sentito male al lavoro nel suo ufficio di via Roma ad Alzano Lombardo.
In attesa dei soccorsi, allertati attorno alle 8:45, una donna che lavorava in un ufficio vicino ha tentato di salvargli la vita praticandogli il massaggio cardiaco, come riportato da L’Eco di Bergamo. Il malore, tuttavia, non gli ha lasciato scampo.
TREVISO – Morto nel sonno, dopo un malore, l’avvocato Domenico Zanata: aveva solo 49 anni. E’ stato trovato ieri mattina, 3 marzo, nel suo letto già senza vita. Era molto noto in città, a Treviso, anche per il suo impegno nel mondo della politica come ex consigliere comunale del Partito Democratico e per la sua partecipazione alle primarie nel 2014 quando è stato eletto Manildo. Una perdita che getta nel lutto l’intera comunità. Civilista e cassazionista, lascia la compagna e una figlia piccola.
Sono arrivate molte espressioni di cordoglio da parte di amici, colleghi e persone comuni che avevano avuto modo di conoscerlo. Molti lo ricordano come un uomo sempre disponibile e pronto ad aiutare gli altri, sempre attento alle esigenze della comunità e impegnato nella ricerca di soluzioni ai problemi che affliggevano la città.
GELA- Un uomo di 53 anni, G.C., è morto a Gela, ieri, a seguito di un malore. Era in sella alla sua bici quando si è accasciato al suolo. Subito i presenti hanno contattato il 118 che ha inviato sul posto un’ambulanza. Il medico e i soccorritori hanno praticato per diversi minuti la rianimazione cardiopolmonare ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Il 53enne è morto presumibilmente per un infarto che non gli ha lasciato scampo.
PONTEDERA – Un malore fatale. L’ennesimo caso in cui rimangono coinvolti ciclisti amatoriali stroncati, come in questo caso, probabilmente da infarto. Come Giovanni Cioffi, 62 anni, residente a Montecarlo (in lucchesia) che è stato trovato, ieri, a terra esanime in località Quattro Strade, al confine tra i territori di Bientina e di Santa Maria a Monte. Aveva percorso un tratto di Lucchesia, nella Piana per giungere in Valdera.
Qui si è sentito male. Tutto è accaduto in pochi attimi. Il cicloamatore è precipitato al suolo. La zona è densamente trafficata e quando è stato notato il corpo è stato immediatamente lanciato l’allarme. I sanitari hanno cercato di salvare il sessantaduenne, ma purtroppo non c’era più niente da fare e si sono dovuti arrendere constatando il decesso.
Sono 15 le persone che sono state soccorse dai sanitari nella mattinata di domenica 2 marzo 2023, in chiesa, a seguito di malori che le hanno colte durante le celebrazioni o nell’arco temporale a ridosso.
La maggior parte nella provincia di Udine e nella provincia di Trieste; due anche nella provincia di Pordenone.
Si tratta sia di uomini che di donne, di tutte le età, compresa una persona minore.
Le persone che erano con loro in quel momento hanno chiamato il Numero unico di emergenza Nue112 e gli operatori di questa sala operativa di primo livello hanno transitato le telefonate alla Struttura operativa regionale emergenza sanitaria.
In tutti i casi gli infermieri della Sores hanno inviato sul posto gli equipaggi delle ambulanze. Le persone sono state prese in carico dal personale sanitario.
Si è trattato di malori fortunatamente non gravi, tutti gestiti in codice verde.
ROMA- Dalle 14,30 circa di ieri, panico alla Stazione San Giovanni della Metro A per un malore improvviso ad un viaggiatore con l’immediato soccorso degli operatori sanitari dell’ARES 118.
Dal principio la situazione evidentemente apparsa meno grave di quel che poi si è rivelata, aveva esclusivamente provocato un rallentamento della circolazione. Ma con il perdurare dell’intervento di soccorso, un probabile aggravamento delle condizioni del soccorso ha richiesto lo stop.
E’ successo sulla linea A della Metropolitana nel primo pomeriggio di ieri, e dalle 14.30 ha tenuto con il fiato sospeso i viaggiatori. Il malore al viaggiatore è avvenuto alla Stazione San Giovanni ma è stato necessario interrompere la circolazione su tutta la tratta Ottaviano Arco di Travertino.
Mentre non sono ancora state diffuse notizie sulle attuali condizioni del soccorso, è invece stato confermato l’arrivo dei bus sostitutivi nella tratta interrotta.
Una situazione di difficile gestione quella di un malore, ma in una città che risente da troppo tempo di disservizi legati ai trasporti pubblici, la pazienza dei viaggiatori sembrerebbe aver già oltrepassato i limiti della sopportazione.
Quando in passato avvenivano i malori improvvisi si trattava sempre di eventi generalmente risolvibili. Un tempo per malore improvviso si intendeva malessere, svenimento, collasso. Da un malore una volta ci si riprendeva o se accadeva l’inevitabile si indagava. Ma morte e malore non erano sinonimi. Ragion per cui oggi si muore per morte improvvisa, non per malore. Se oggi si muore in questo modo improvviso, in uno stato che tutela il popolo, si effettuano le autopsie.
Le indagini servono a capire le cause: potrebbe trattarsi di avvelenamento o di una malattia. Quindi è giusto saperlo anche per prevenire altri casi. Il fatto che non si indaghi fa pensare a delle grandi “mancanze” nel sistema sanitario e si potrebbe anche ipotizzare di peggio. Infatti ci si continua a chiedere come sia stato possibile arrivare ad una situazione così drammatica. E sopratutto non si capisce perchè non si vada a fondo per capire come sia possibile che questa “strage silenziosa” continui tutti i giorni.
Restiamo sempre in vigile attesa di risposte concrete.
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