La consueta rubrica sulla Politica Europea
Non si placano gli scioperi indetti dai sindacati francesi per opporsi alla riforma delle pensioni promossa dal Governo Francese e dal Presidente Macron. Sabato scorso in tutto il paese sono scese in piazza circa un milione di persone (secondo le associazioni sindacali sarebbero molte di più), che hanno manifestato contro la riforma a Parigi e in molte altre città francesi. Come si sa i lavoratori stanno protestando ormai da mesi contro la riforma predisposta dall’Esecutivo Francese, che vuole portare l’ età pensionabile dei lavoratori dai 62 ai 64 anni d’età. Sabato la Polizia ha avuto un grande lavoro da svolgere fermando parecchie persone che protestavano secondo i vertici di pubblica sicurezza, in maniera provocatoria ed estremamente energica. Infatti nel corso della giornata è stata anche incendiata un’autovettura e alcuni manifestanti hanno danneggiato un’agenzia bancaria nei pressi della Bastiglia. Ma le proteste non accennano assolutamente a diminuire. I maggiori sindacati transalpini hanno già dichiarato, che in maniera più o meno unitaria sono pronti a una serie di scioperi ad oltranza che metteranno in ginocchio socialmente l’intero paese. Altre giornate di sciopero sono già previste per il 16 febbraio e il 7 marzo, quando la proposta di legge dovrebbe arrivare per l’approvazione al Senato. Bisogna rammentare che la serie di scioperi sta mettendo a dura prova anche le compagnie aeree, che operano nel Paese. Infatti sabato scorso per lo sciopero dei controllori del traffico aereo che hanno massicciamente aderito alle manifestazioni, è stato impedito Il normale traffico aereo francese. Per questo motivo sono stati cancellati addirittura un volo su due, provocando gravi danni a coloro che avevano deciso di spostarsi in aereo. Grosse difficoltà anche per chi pensava di viaggiare in treno. Infatti parecchie corse sono state eliminate, danneggiando l’attività lavorativa di moltissimi cittadini francesi. A cui poi sono seguite veementi lamentele e polemiche. Ma anche avendo assistito e monitorato tutto questo, il Governo Francese non accenna a cambiare rotta. Macron si è dichiarato estremamente contento dell’operato del governo francese fino ad ora e della bontà della proposta sulle riforma delle pensioni. Il Presidente è assolutamente deciso a voler andare avanti continuando ad appoggiare l’iter naturale del disegno di legge. A questo punto la netta sensazione è che sarà una battaglia politica e sociale asprissima, molto lunga e di non facile risoluzione. Purtroppo siamo solamente nella fase embrionale…
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