Cartoline Europee- La consueta rubrica sulla Politica Europea
Non si accennano a diminuire le proteste e gli scioperi in Francia per contrastare la riforma sulle pensioni voluta dal Governo nazionale. Ricordiamo ancora una volta che la riforma prevede l’innalzamento dell’attività lavorativa per i francesi, dai 62 ai 64 anni di età. Domani è previsto un altro sciopero generale che metterà in ginocchio, ancora una volta di più il sistema sociale francese. Da quando è cominciata la protesta domani sarà l’undicesimo giorno di sciopero, che consentirà di continuare la lotta contro la legge sulle pensioni. Ritenuta iniqua e difficile da digerire, dalla stragrande maggioranza del paese. Intanto il comparto dei netturbini ha annunciato che dal prossimo 14 aprile ci saranno scioperi ad oltranza. Fino a questo momento le strade francesi sono state pulite grazie alle precettazioni statali. Costringendo i netturbini a ritornare a lavoro affinché le strade soprattutto parigine, smettessero di essere discariche a cielo aperto. Infatti migliaia di tonnellate sparse in tutte le grandi arterie stradali cittadine, hanno invaso le metropoli nelle ultime settimane. I netturbini precettati hanno faticato non poco per riportare un minimo d’ordine e di pulizia. Le associazioni sindacali francesi però si sono dette assolutamente contrarie alla formula lavorativa della precettazione, che a loro giudizio sta influendo negativamente sulla partecipazione alle mobilitazioni. Gravi danni e disguidi anche sul fronte delle raffinerie, in quanto circa la metà sono completamente ferme. Problemi seri anche per il settore dei trasporti su gomma, che stanno mettendo in gravissima difficoltà le grandi catene di distribuzione alimentari del paese. Da evidenziare che negli ultimi giorni sono state riscontrate anche grandi assemblee nelle scuole e nelle università francesi. Gli studenti continuano la loro lotta solidale con i lavoratori, per tentare di sbloccare l’incresciosa faccenda. Bisogna anche sottolineare il fatto, che nelle manifestazioni gli scontri tra lavoratori e polizia stanno diventando la norma. Il clima è sempre più incandescente e non accenna assolutamente a placarsi. Addirittura nell’ultima giornata di sciopero è stato saccheggiato a Parigi il famoso negozio Leclerc, dove si sono registrati 22 fermi da parte della polizia e anche tanti feriti. Adesso c’è molta preoccupazione per le manifestazione organizzata per domani dai sindacati. La Francia vivrà sicuramente un’altra giornata di lotta e passione, come sempre molto complicata da gestire per gli organi competenti.
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