Cartoline Europee-La Francia in Piazza
La consueta rubrica sulla Politica Europea
La Francia è scesa in piazza per protestare contro la riforma delle pensioni voluta dal Presidente Macron. L’ asse trainante della riforma pensionistica francese è quella dell’allungamento pensionabile per i lavoratori francesi da 62 a 64 anni di età. Proprio per questo ci sono stati in tutta la Francia grandi manifestazioni, contro le proposte del governo francese. Manifestazioni come si diceva, si sono avute a Tolosa Marsiglia, Montepellier e Parigi. Migliaia e migliaia di lavoratori con in testa le più alte cariche sindacale ed influenti esponenti politici dei partiti di sinistra, si sono riversati in strada per bloccare la riforma e ottenere i loro sacrosanti diritti. In tutto si calcola che sono scese in strada oltre un milione di persone. Il corteo più lungo come si prevedeva è stato fatto a Parigi composto complessivamente da 400.000 persone. Il principale indiziato per l’approvazione di questa riforma francese è senza dubbio il presidente Macron. I migliori giornali del paese e i più importanti partiti d’opposizione, chiedono a Macron di ritornare sui suoi passi. Ma il capo di stato francese sembra che non voglia tornare più indietro. Infatti nelle sue tante esternazioni pubbliche, ha difeso la bontà della riforma definendola più volte equa e giusta. Il presidente ha dichiarato, che adesso la riforma seguirà il normale iter parlamentare e che quindi si darà alle altre forme politiche in contrapposizione al progetto di legge, la possibilità di modificarlo e arricchirlo. Macron si è anche soffermato sulle proteste di piazza degli ultimi giorni, ha asserito che è giusto e legittimo protestare ma si è auspicato che tutto si svolga senza nessun atto di violenza su persone e cose. Perché in questo momento devono essere tutelati anche i cittadini francesi a cui non interessano questo tipo di proteste. Macron ha anche giustificato i motivi della riforma, che devono essere ricercati nelle gravi difficoltà di ordine economico e sociale che stanno flagellando in questo periodo la nazione. Difatti la morsa dell’inflazione e il sostanziale aumento alle stelle dell’energia elettrica, sta mettendo in ginocchio, così come in Italia, le famiglie e le imprese. Quindi c’è bisogno di maggiori sacrifici per i lavoratori francesi. Macron ha anche dichiarato, con il chiaro intento di calmare le acque, che alcune modifiche alla riforma potrebbero essere attuate in fase di dibattimento parlamentare, nel prossimo mese di Febbraio. I lavoratori attendono e sperano…