Caivano: sequestrati i cellulari dei ragazzini stupratori
Caivano: sequestrati i cellulari dei ragazzini stupratori delle piccole cugine di 10 e 13 anni
Sequestrati i cellulari dei ragazzini di Caivano, stupratori delle piccole cugine di 10 e 13 anni, le indagini continuano. La procura per i minorenni di Napoli e la procura di Napoli Nord stanno indagando sulla violenza che il branco a Caivano, formato da ragazzini tra i 13 e i 19 anni, ha usato sulle due cuginette. La violenza si é consumata nei capannoni presenti nel Parco Verde di Caivano ad opera di 10 ragazzini. Le piccole intanto sono state allontanate dalle rispettive famiglie e sono state affidate dai servizi sociali ad alcune comunità.
Le indagini sui cellulari
I cellulari dei 10 ragazzini sono stati sequestrati per ordine della Procura. L’obiettivo degli inquirenti é quello di capire se dai messaggi che gli stupratori si sono scambiati, ci può essere qualche video delle violenze usate contro le piccole. La denuncia è nata dopo che il fratello 17enne di una delle vittime ha ricevuto un messaggio in cui veniva invitato a fare attenzione alla sorella. Nel branco coinvolto negli stupri potrebbero esserci anche due figli dei boss del Parco Verde. (NapoliToday)
L’orrore di Caivano é accaduto a luglio scorso
La notizia é stata diffusa dal quotidiano Il Mattino il 25 agosto 2023, pochi giorni fa, ma le violenze si sono consumate a luglio scorso. La denuncia é avvenuta in questo mese. Le minorenni sarebbero state condotte con l’inganno, con una scusa qualunque, in un capannone del Parco Verde di Caivano, solitamente usato dai pusher della zona in quanto considerato area di spaccio. E lì che le due piccole cuginette avrebbero subìto le violenze sessuali. Tornate a casa, non hanno detto niente.
La denuncia effettiva risale ai primi giorni di agosto, come confermato dall’avvocato che segue una delle due vittime di violenza, Angelo Pisani. È stato grazie ad un amico che il fratello più grande di una delle bambine ha saputo cosa hanno subìto. Poi, il solito iter: assistenti sociali, la visita medica al Santobono, inquirenti, denuncia ai carabinieri col verbale che descrive la violenza sessuale di gruppo ai danni delle due minorenni.(Fanpage)
Il Parco Verde di Caivano viene considerato la nuova Scampia, dove si spaccia droga ogni giorno e dove i carabinieri hanno smantellato parte delle piazze di spaccio (altre invece resistono e prosperano). Le famiglie vivono in un profondo degrado sociale, infatti le piccole, dopo le indagini degli assistenti sociali, sono state affidate ad alcune comunità. Molto probabilmente nell’ambito delle rispettive famiglie si conduce una vita molto difficile, infatti le piccole sono state anche affidate ad alcuni psicologi. (Fanpage)
A pochi giorni dallo stupro di gruppo accaduto a Palermo
Questo gravissimo episodio si unisce a quello accaduto a Palermo diversi giorni fa a danno di una 20enne che viene stuprata da un gruppo di 7 giovanissimi tra cui anche un minorenne. Stessa dinamica, la ragazza decide di denunciare dopo qualche tempo. Stesso mese di luglio, si trovava ad una festa con dei coetanei tra cui anche persone che conosceva. Si trovavano presso il Foro Italico a Palermo, in un locale per trascorrere una serata in allegria, ma la giovane non avrebbe mai immaginato che quella serata si sarebbe trasformata in un incubo. All’improvviso si ritrova su una spiaggia in un luogo appartato e viene aggredita e violentata da un gruppo di 7 giovani tra cui anche un minorenne. Presa anche a calci e a pugni, uno di loro riprende le immagini della violenza con il cellulare.
Man mano che le indagini proseguono si rivelano altri particolari. Dai messaggi che i ragazzi si scambiavano é emersa anche la presa di coscienza di alcuni di loro che si sono definiti come 100 cani su una gatta “eravamo troppi, sinceramente mi sono schifato un poco” queste solo alcune delle frasi che sono venute fuori. I giovani si trovano in diversi penitenziari siciliani a scontare le loro pene.
Nel frattempo la ragazza siciliana violentata, si é dovuta scontrare su Instagram con alcune persone, per diversi contenuti da lei pubblicati in passato. E’ stata attaccata per aver cantato su tik tok delle canzoni oscene e per questo provocatorie, ma le si difende su VanityFair “Vi scatta l’ormone appena vedete qualcuna che vi attrae, da costringerla a fare sesso? Complimenti per la mentalità. Io rimango me stessa, non cambio neanche se mi pagate”.